Dopo il decesso di un 39enne milanese nell’aprile 2017 per overdose, martedì il sistema di allerta precoce dell’Istituto Superiore di Sanità ha diramato un’allerta di grado 3. Parliamo di una droga sintetica che solo nel 2016 ha causato negli Usa 19 mila decessi, secondo i dati del Centro peer il controllo e la prevenzione delle malattie americano. A morire per overdose di ocfentanil star americane come Prince e Tom Petty. A quasi un anno dall’episodio italiano, la paura cresce. Ma di cosa parliamo? Di un tipo di oppioide sintetico molto potente, strutturalmente simile al fentanyl, un altro oppioide analgesico. Creato nei primi anni 90’ per ottenerne un sostituto con migliori effetti terapeutici, come potente antidolorifico, l’ocfentanil è circa 2,5 volte più potente del fentanyl che, a sua volta, è circa 100 volte più potente della morfina ed è usato legalmente in ambito clinico per attenuare i dolori causati dal cancro o per dolori cronici.
Tra gli effetti dell’ocfentanil: prurito, nausea, sonnolenza, sedazione, psicosi, ipoventilazione, arresto respiratorio, dolori al petto, sino a stato di incoscienza, coma e morte. Più alto è il dosaggio, maggiore è il rischio di overdose. Oltre agli Usa, l’ocfentanil viene consumato in Belgio, Francia e Olanda ed un reportage dell’Oms del novembre scorso ha evidenziato che i suoi effetti sono più stimolanti che euforici. Viene distribuito tramite il dark web e spedito per posta direttamente a casa.