Il Codacons chiede al Sindaco di Reggio Calabria “di provvedere all’immediata chiusura di sette istituti scolastici, due scuole per l’infanzia, tre scuole primarie e due scuole secondarie di primo grado, che non risultano in regola con le norme antisismiche“.
“A questo punto pretendiamo che qualcuno si assuma la responsabilita’ di far iniziare l’anno scolastico, pur nella piena consapevolezza che i predetti edifici sono fuori legge,” scrive in una nota il vicepresidente del Codacons, Francesco Di Lieto. Il Codacons ha chiesto inoltre alla Procura della Repubblica di Reggio “il sequestro di tutti gli edifici scolastici cittadini che non sono a norma. Riteniamo che un Sindaco che rifiuti di chiudere degli edifici scolastici privi dei certificati di agibilita’ e che non rispondano ai canoni tecnici antisismici, specie in una terra come la Calabria ad elevato rischio, debba essere chiamato a rispondere del reato di omissione di atti di ufficio“.
“In Calabria – prosegue Di Lieto – risultano censiti 2.408 edifici scolastici, solo 832 dei quali sono in possesso del certificato di collaudo statico e soltanto 382 hanno ottenuto il certificato di agibilita’. Praticamente l’85% delle scuole calabresi, dunque, non e’ agibile. Le pochissime che sono in possesso di certificazioni di agibilita’ ed antisismiche le hanno sulla base di vecchie normative ormai superate. Alla luce di questi dati riteniamo sia da irresponsabili chiudere gli occhi sperando che non si verifichino tragedie. Pertanto, chiediamo a tutte le Procure Calabresi, sulla scorta dei dati allarmanti sulle scuole della regione, di avviare un’attivita’ di indagine sul territorio finalizzata ad accertare carenze strutturali degli edifici scolastici regionali“.