Quasi sei milioni di soldati sovietici catturati dai tedeschi durante le seconda guerra mondiale, più di tre milioni morti durante la prigionia nazista. Un bilancio drammatico ricordato dal documentario “Subumani: storia dei prigionieri sovietici nei lager nazisti” – in onda domenica 2 settembre alle 15.00 su Rai Storia – che racconta le terribili condizioni di vita di quegli uomini reclusi in totale violazione della Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra.
Nel filmato, in particolare, si narra la sorte di due giovani prigionieri russi: Nicolai Kurilow e Boris Schaporow. Il primo scappò dal lager di Jelgava in Lettonia e di lui si persero le tracce. Il secondo riuscì a tornare a casa, si costruì una famiglia e morì nel suo paese natale. Dice un proverbio russo: “Coloro che dimenticano i morti, non possono amare i vivi”.