Il rientro dalle ferie è un momento che milioni di persone vivono con grande stress. Tornare in città, fra le mura dell’ufficio, con la prospettiva di affrontare impegni arretrati e nuove incombenze, scatena meccanismi psicologici che generano malessere e ansia. «Negli ultimi anni il problema sembra essersi acuito anche perché, di fatto, si torna al lavoro già stanchi: la tecnologia, che ci permette di essere sempre connessi, a volte si rivela un’arma a doppio taglio, e così molti di noi non staccano mai, nemmeno in vacanza»: a farlo notare è Maria Vittoria Mazzarini, esperta di Smartworking di Methodos Italia, società di consulenza che affianca le aziende nei processi di Change Management. Smartworking, però, dovrebbe significare tutt’altro: «Vuol dire gestire la dimensione lavorativa e personale in modo intelligente, con l’obiettivo di trovare il benessere e la produttività in entrambe» puntualizza Mazzarini.
Le vacanze sono un’occasione d’oro per ricaricare le energie e ripartire con nuove idee e, perché no, con nuove abitudini più sane. Ecco i consigli di Methodos, alcuni da mettere in pratica per riprendere a lavorare, a settembre, in modo davvero smart.
- Fissare un innovation meeting con tutto il team. «L’ansia da rientro diminuisce se si sa già che ci sarà un appuntamento dedicato non tanto a stabilire impegni o compiti, quanto a sfruttare la mente ancora libera e riposata per innovare processi, task o modalità di lavoro – spiega Mazzarini –. È il momento giusto per proporre nuovi progetti e introdurre nuove tecnologie per facilitare la condivisione».
- Organizzare un healthy breakfast meeting. È un momento per pianificare le attività in modo conviviale e rilassato. «La cosa migliore – spiega Mazzarini – è evitare di buttarsi subito sulla “to do list” e cominciare la riunione con uno spunto creativo, riflettendo sulle “lessons learned” imparate in vacanza e applicabili sul lavoro». Il plus è dato dalla scelta della colazione: gustosa ma anche equilibrata. Così questo momento può diventare l’occasione per introdurre nuove abitudini salutari e incontri regolari con tutto il team.
- Pianificare il primo giorno di lavoro in modalità smartworking. Se c’è la possibilità di lavorare da remoto, il primo giorno di lavoro può essere più proficuo e sicuramente meno ansiogeno. «Pianificare il giorno di ritorno come giorno di smartworking è la soluzione giusta per conciliare le esigenze familiari, come riordinare la casa e sistemare le valigie, e i primi impegni lavorativi, come smaltire le email arretrate, senza le interruzioni e l’atmosfera frenetica dell’ufficio» spiega Mazzarini.
- Pianificare le attività secondo una logica incrementale: “small steps first”, ovvero cominciare con piccole incombenze per sgomberare il campo e dedicarsi poi alle cose più impegnative.
- Prevedere momenti wellness. Le palestre fanno tanti sconti “early bird”: perché non approfittarne ora? Si risparmia e si è subito pronti a rimettersi in forma.
- Dedicare attenzione alla salute. Se la propria azienda mette a disposizione una piattaforma di welfare, è una buona idea prendere subito gli appuntamenti per fare un check up della salute.
- Mantenere in autunno le buone abitudini delle vacanze. «In vacanza molti di noi cominciano a fare yoga, praticano sport, fanno una passeggiata mattutina – nota l’esperta di Methodos –. Perché non continuare anche a casa? Anche con meno tempo libero è possibile crearsi uno spazio di benessere. Un esempio su tutti: ritagliarsi 15 minuti di meditazione ogni mattina».
- Mantenere la modalità “out of office” anche il primo giorno. Questo trucco, spiega Mazzarini, «Serve a ridurre l’aspettativa di una risposta immediata e a gestire con più calma le email arretrate e altre attività». Sono proprio i messaggi non letti a generare ansia in chi rientra: ma ci sono molti sistemi di gestione delle mail che permettono di non ritrovarsi con una montagna di posta da smaltire, come Sanebox.
- Fare un abbonamento al bike sharing. Visto che in vacanza ci si muove di più, è una buona idea sfruttare questa attitudine per prendere una decisione che spesso si rimanda: andare al lavoro pedalando. È quindi il momento giusto per fare un abbonamento a un servizio di bike sharing.
- In ufficio con i bimbi. Le scuole non sono ancora cominciate e trovare baby sitter o soluzioni alternative è spesso complicato, quindi perché non portare i propri figli con sé? «È una soluzione che fa bene al lavoro e alla famiglia – fa notare Mazzarini –. I bambini in ufficio indubbiamente rendono più leggera l’atmosfera, e poi è l’occasione per passare del tempo insieme e mostrare loro dove si lavora». L’idea in più è accordarsi con capi e colleghi per creare un piccolo gruppo di bambini e organizzare attività dedicate a loro.