Oggi, 18 ottobre, si ricorda San Luca Evangelista, compagno e collaboratore di San Paolo, autore del Terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli, venerato nella Chiesa Cattolica, Ortodossa e Copta.
”Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni da principio e divennero ministri della parola, così ho deciso anch’io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un racconto ordinato, illustre Teofilo, perché tu possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto”: queste le parole dell’autore del Terzo Vangelo, che in tutta la sua opera non dirà nulla di sé, neanche il nome.
Nacque, si tramanda, in Antiochia di Siria, da genitori pagani, imparando la scienza medica. Per perfezionare le sue cognizioni, intraprese diversi viaggi nella Grecia e nell’Egitto, giungendo poi a Troade per esercitarvi la sua professione ma in questo luogo il Signore l’attendeva per un’altra missione: essendo passato di là l’apostolo Paolo a predicare il S. Vangelo, Luca, conquistato dalla verità, volle seguirlo nel sacro ministero e gli fu compagno fedelissimo fino alla morte.
Il Santo Evangelista si diede alla predicazione ed evangelizzò la Macedonia, la Dalmazia, l’Italia e la Gallia. Durante la prigionia di S. Paolo in Roma scrisse gli Atti degli Apostoli in cui narra la storia dei primi anni della Chiesa ed in particolare i viaggi di S. Paolo.
L’Evangelista morì all’età di 84 anni e sarebbe stato sepolto a Tebe, capitale della Beozia. Secondo quanto riportato da S. Girolamo, le sue ossa furono trasportate a Costantinopoli nella famosa Basilica dei Santi Apostoli. Le sue spoglie giunsero poi a Padova, dove tuttora si trovano nella basilica di S. Giustina. Solo la testa è, invece, conservata a Praga.
Secondo un’antica tradizione cristiana, San Luca Evangelista fu il primo iconografo cristiano e dipinse quadri della Madonna, di Pietro e Paolo. Molte le immagini bizantine a lui attribuite: l’icona della Madonna di Czestochowa, l’icona Theotokos di Vladimir, la Madonna Costantinopolitana, custodita nella Basilica di San Giustina a Padova, un’antica immagine della Vergine (Salus populi romani), conservata nella Basilica di Santa Maria Maggiore, nella cappella Paolina.
San Luca Evangelista è il patrono delle località di Praiano, Impruneta, Castel Goffredo, Capena, Motta d’Affermo e San Luca, oltre che protettore di notai, artisti (iniziatore dell’iconografia cristiana), chirurghi, medici, scultori e pittori. Il suo simbolo è il toro alato perché il primo personaggio che introduce nel suo Vangelo è il padre di Giovanni Battista, Zaccaria, sacerdote del tempio e quindi responsabile del sacrificio dei tori. Il suo Vangelo è incentrato sulla natura sacrificale della morte di Cristo e questo animale è da sempre considerato emblema del sacrificio.