Accadde oggi: è il 18 ottobre 1781 il “vero” giorno dell’indipendenza americana, i retroscena di una storia complessa

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Il 4 luglio 1776, a Filadelfia, fu promulgato il documento d’indipendenza approvato dai delegati delle Tredici colonie inglesi in nord America: New Hampshire, Massachusetts, Rhode Island, Connecticut, New York, New Jersey, Pennsylvania, Delaware, Maryland, Virginia, Carolina del Nord, Carolina del Sud e Georgia andarono a costituire un nuovo Stato, gli Stati Uniti d’America. Per festeggiare la nascita fu suonata la Liberty Bell. Da quel giorno, il 4 luglio, è considerato il giorno dell’Indipendenza americana. In realtà alla formalità dei documenti firmati in quell’occasione, non seguì nei fatti una vera indipendenza. Battaglie e scontri con gli inglese proseguirono per diversi anni.

REUTERS/LaPresse

La guerra d’indipendenza americana iniziò infatti il 19 aprile 1775 e terminò il 3 settembre 1783, quando le tredici colonie nordamericane divennero gli Stati Uniti d’America, dopo essersi opposte alla madrepatria, ovvero la Gran Bretagna. Fondamentale fu la sconfitta britannica a Yorktown, avvenuta proprio il 18 ottobre del 1781, contro le forze franco-americane guidate dal generale George Washington e dal generale Jean-Baptiste de Rochambeau, a segnare una svolta decisiva della guerra. E’ dunque quello il giorno in cui ufficialmente il generale Washington sconfigge definitivamente gli inglesi. Con questa vittoria i ribelli americani ottenevano l’indipendenza dalla corona inglese. Il trattato di Parigi, firmato nel 1783, pose ufficialmente fine al conflitto, già concluso però di fatto tra il 1781 e il 1782. Con la pace, gli Stati Uniti furono riconosciuti dal Regno Unito, che dovette cedere alla Francia il Senegal, Santa Lucia e Tobago, alla Spagna la Florida e Minorca e alle Province Unite le sue colonie asiatiche.

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