Climathon 2018: oggi oltre 100 città nel mondo sfidano il cambiamento climatico in un hackaton di 24 ore

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Nel mondo sono oltre 100 le città che oggi, venerdì 26 ottobre, riuniranno le menti migliori per contrastare i cambiamenti climatici. Lo faranno prendendo parte al Climathon, maratona di 24 ore promossa da EIT Climate-KIC: una competizione di idee che riunisce studenti, imprenditori, ricercatori, esperti e informatici per affrontare le sfide climatiche specifiche delle città in cui vivono.

L’azione delle città per contrastare gli effetti di un clima che cambia deve essere rapida e su larga scala: già oggi sono proprio i centri urbani a contribuire per oltre il 70% alle emissioni globali di carbonio, ed entro il 2050 si prevede che il 70% della popolazione vivrà in città. Per questo, oggi squadre composte da Amministrazioni locali, Università e Centri di Ricerca, ONG e associazioni in ben oltre 100 centri urbani, tra cui Parigi, Rio de Janeiro, Città del Capo e, in Italia, Roma, Venezia, Bologna, Cagliari e Torino, palcoscenico mondiale dell’evento, lavoreranno per un giorno e una notte allo sviluppo di soluzioni innovative in grado di contrastare il modo in cui il cambiamento climatico si manifesta localmente: dalla mobilità all’inquinamento atmosferico, dalla gestione dei rifiuti e delle risorse naturali alla prevenzione dei rischi e delle catastrofi. I partecipanti al Climathon avranno 24 ore di tempo per sviluppare idee e soluzioni: a Torino, per esempio, si lavorerà sulle sfide poste dagli eventi meteorologici estremi, mentre a Zagabria si penserà a come mitigare le ondate di calore.

Tra le soluzioni sviluppate nel corso delle passate edizioni c’è una app basata sul sistema di trasporto pubblico di Cork, in Irlanda, che riconosce ai cittadini degli sconti nei negozi del territorio in base alla quantità di emissioni risparmiate, mentre a Manchester si è studiato un sistema di raccolta delle acque che permette di evitare le alluvioni.

In Italia, nell’edizione dello scorso anno, Milano ha lanciato una sfida sul tema dell’impiego dell’energia per una città sostenibile. Lecce e Rimini si sono confrontate su mare, sostenibilità e turismo, Venezia si è interrogata su come l’arte possa raccontare l’impatto dei cambiamenti climatici e Matera ha cercato di capire come diventare una Capitale europea della cultura più sostenibile. L’utilizzo dei dati satellitari di Copernicus per lo sviluppo di reti verdi e blu in città è stato il tema scelto da Bologna, mentre il tema dell’utilizzo della IoT (Internet of Things) per migliorare la resilienza ambientale della città è stato affrontato a Torino. Firenze ha cercato soluzioni per mitigare l’impatto degli eventi meteorologici estremi e Napoli ha proposto una soluzione per proteggere la cittadinanza da un eventuale risveglio del vulcano e al tempo stesso contribuire alla tutela del territorio a valle del Vesuvio.

Come sottolinea Kirsten Dunlop, CEO di EIT Climate-KIC, il recente rapporto dell’IPCC ha lanciato una sfida ambiziosa ai governi e alle città di tutto il mondo. Non sarà facile contenere l’aumento della temperatura del pianeta ben al di sotto di 2 °C: le difficoltà da affrontare per ottenere questo risultato sono tali che è difficile comprendere appieno le trasformazioni collettive richieste e gli impatti che ne deriveranno. Abbiamo dieci anni per mettere in moto il cambiamento, che deve essere radicale e deve coinvolgere tutti i settori. E, prima di tutto, il cambiamento deve avvenire nelle nostre menti e nelle nostre scelte quotidiane.

Anche quest’anno l’Italia è una delle nazioni più coinvolte – dice soddisfatta Angelica Monaco, Direttore di Climate-KIC Italy con ben 16 città che hanno deciso di affrontare i cambiamenti climatici nel Climathon, vero e proprio strumento di innovazione sociale, che alimenta la creatività dei cittadini, con oltre 600 iscritti. Quest’anno Roma si concentra sui rischi e la resilienza, Venezia sulla gestione dei rifiuti, Bologna sulla qualità dell’aria, Cagliari vuole essere la prossima Capitale verde europea nel 2021. E Ancona, Carpi, Ferrara, Lecce, Ravenna, Rovereto, Salerno, Pesaro, Sassari, Monastier di Treviso hanno posto le loro sfide verso un futuro a zero emissioni di carbonio. L’Italia è anche il luogo reale e digitale in cui saranno collegati i Climathon di tutto il pianeta: Torino ospita il Main Stage, un evento di due giorni con spettacoli, interviste, interventi capaci di motivare le persone“.

COS’è IL CLIMATHON DI EIT CLIMATE-KIC

Climathon è un hackathon di 24 ore sui cambiamenti climatici che si svolge in contemporanea nelle maggiori città del mondo. La data di quest’anno è il 26 ottobre. I partecipanti collaborano nell’arco delle 24 ore in una maratona di idee dal basso – una sorta di brainstorming – durante la quale studiano come risolvere i problemi legati al clima in città. Innovatori e imprenditori di tutto il mondo hanno la possibilità di entrare in azione nel contesto urbano in cui vivono, mettendo a punto soluzioni innovative per trovare soluzioni ai problemi locali dovuti ai cambiamenti climatici. Giunto oggi alla sua quarta edizione, nei tre anni precedenti Climathon è cresciuto velocemente, passando dalle 19 città del 2015 alle 59 del 2016. Nel 2017 le città partecipanti sono state 104 in sei continenti, e complessivamente hanno sviluppato 2.330 idee e coinvolto oltre 6.000 partecipanti.

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