Per 4,5 miliardi di anni, la Terra è rimasta un pianeta dinamico, governato da potenti forze fisiche. Questi eventi possono rappresentare una fonte di grande bellezza e maestosa meraviglia oppure di terrore e disperazione a seconda delle circostanze e dell’influenza di Madre Natura. È solo quando la vita umana e la proprietà sono minacciate o colpite in maniera negativa dalla natura che questi eventi naturali vengono visti come “pericoli naturali” e “disastri naturali”, secondo il Prof. Stephen Nelson, della Tulane University.
Molti degli eventi naturali che gli umani hanno visto e considerato come disastrosi sono gli stessi processi che hanno dato origine ai vari paesaggi, agli oceani e all’atmosfera della Terra. “Non ci sarebbero disastri naturali se non fosse per l’uomo. Senza umani, questi sono solo eventi naturali”, scrive Nelson sulla pagina web della sua università. Le variabili per l’abitabilità della Terra includono l’attività vulcanica, la densità e i processi geologici della Terra, la vicinanza del pianeta al sole e persino una luna dalla distanza e dalle dimensioni perfette che limita l’oscillazione della Terra, impedendo immense fluttuazioni delle temperature ed eventi meteorologici estremi.
Nelson, responsabile di un corso sui disastri naturali alla Tulane University, sostiene che è necessaria una diversa prospettiva quando si valutano i rischi e i pericoli associati agli eventi naturali che si verificano sulla Terra. I pericoli della natura sono minacce naturali che influenzano in maniera negativa gli uomini, mentre i disastri naturali sono gli effetti di questi pericoli che minacciano vite umane e proprietà, spiega Nelson. La maggior parte dei pericoli del pianeta sono processi geologici che includono terremoti, eruzioni vulcaniche, frane e smottamenti. I pericoli meteorologici, invece, includono la minaccia di potenti tempeste e alluvioni. I pericoli biologici, infine, possono includere malattie infettive e infestazioni di insetti, mentre altri pericoli possono avere origine cosmica e parliamo di impatti di asteroidi e tempeste solari.
Come genere umano, il rischio è parte della nostra relazione con il pianeta e i suoi processi. Anche se il rischio di essere stretti nella morsa di un disastro naturale non potrà mai essere eliminato, la comprensione dei pericoli potenziali è la chiave. Nelle aree che storicamente hanno subito catastrofici disastri naturali o nelle aree che hanno evidenze geologiche di eventi molto potenti, gli uomini a volte ignorano i segni di allerta e continuano a ricostruire in queste aree geografiche. A tal proposito, Nelson commenta: “Questa è una delle cose che mi lascia perplesso. Molte volte può essere per decisioni economiche e se i benefici economici superano il rischio, tendiamo ad ignorarlo”.
Nelson dichiara che la comprensione del rischio è il primo passo per mitigare gli effetti che un pericolo naturale può avere su vite e proprietà. Per esempio, se ci troviamo in spiaggia e sentiamo un forte terremoto, cercare immediatamente riparo sui piani alti e non attendere un’allerta potrebbe salvarci la vita da un possibile tsunami. Anche gli standard di costruzione dovrebbero essere presi in considerazione, secondo Nelson. Il miglioramento delle strutture contro i pericoli ambientali può essere eseguito dai proprietari o regolato dalle autorità locali o statali attraverso codici di costruzione e potrebbe salvare molte vite.
In molti casi, i residenti stessi devono valutare il loro benessere e come assicurarsi la protezione delle proprietà quando alcuni metodi di costruzione non vengono richiesti anche in aree inclini a disastri naturali come uragano, tornado o frequenti alluvioni. Per esempio, i codici di costruzione negli USA non sono concepiti per eventi meteo estremi come i tornado, poiché sono eventi isolati che la popolazione generale potrebbe non vivere mai durante il corso della vita, secondo le dichiarazioni di Tim Marshall, meteorologo e ingegnere di Haag Engineering Co.
Un altro fattore che secondo Nelson dovrebbe essere considerato è il tempo geologico rispetto alla vita umana. Molti pericoli naturali potrebbero essere ignorati perché si sono verificati molto tempo prima che l’uomo iniziasse a registrarli o perché l’evidenza geologica indica intervalli di tempo più ampi tra gli eventi. Tuttavia, il potenziale per disastri è ancora presente. Anche se 20.000 anni da una grande eruzione possono sembrare molto rispetto all’esperienza umana, è un intervallo di tempo molto breve rispetto alla lunga vita della Terra.