Lorenzo il Magnifico: ecco chi era il più illustre membro della famiglia de’ Medici

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Il più conosciuto e illustre membro della nobile famiglia fiorentina dei Medici, nato l’1 gennaio 1449, fu Lorenzo il Magnifico. Nipote di Cosimo il Vecchio, figlio di Pietro de’ Medici e di Lucrezia Tornabuoni, Lorenzo de’ Medici nacque l’1 gennaio 1449 a Firenze. La sua educazione, prettamente umanistica, diede una forte impronta alla sua vita sia politica che privata. Appena sedicenne si rivelò già un abile uomo politico nelle missioni che gli furono assegnate a Napoli, Roma e Venezia. Nel 1469, morto il padre, si sposò con la nobile Clarice Orsini e divenne signore di Firenze. Lorenzo fu uno dei migliori diplomatici del proprio tempo, fu un abile politico che trasformò profondamente l’ordinamento interno dello Stato, ottenendo così un potere più solido e più legale, riuscendo anche ad assegnare alla città il ruolo di stato moderatore della politica italiana.

Lorenzo de' MediciNel 1472 guidò Firenze verso la guerra di Volterra per rafforzare il dominio della città sulla penisola italica. Con l’aiuto dei fiorentini sventò la famosa congiura dei Pazzi che, con il benestare del Papa, volevano destituirlo. Il pontefice Sisto IV lanciò la scomunica a Lorenzo e anche l’interdetto verso la città: la guerra fu inevitabile. Firenze si alleò con la Repubblica di Venezia e con il Ducato di Milano per contrastare il Papa e il suo alleato, Ferdinando di Napoli, ma Firenze stava per avere la peggio. Lorenzo, il 6 Dicembre 1479 andò a Napoli per cercare di stipulare un patto di non belligeranza con Ferdinando, il quale accettò, soprattutto alla luce della potenza che avrebbe potuto assumere lo stato della Chiesa negli anni futuri. Sisto IV dovette quindi cedere e dichiararsi sconfitto.

Il prestigio di Firenze e di Lorenzo de’ Medici uscirono rinvigoriti da questa vittoria e dal 1479 iniziò in Italia una politica di alleanze con Firenze da parte di numerose e importanti città. Firenze, inoltre, avviò una politica di acquisizioni territoriali come Sarzana e Pian Caldoli. Nel 1482 Lorenzo il Magnifico si alleò con il Ducato di Milano per contrastare la città di Ferrara; in seguito si alleò con il Papa contro la Repubblica di Venezia. Quando il Papa Innocenzo VIII mosse guerra a Ferdinando di Napoli, decise invece di allearsi con il sovrano partenope. Nel 1486 la pace tra il papa e Ferdinando fu merito proprio di Lorenzo il Magnifico, che si dimostrò essere “l’ago della bilancia” d’Italia, come lo definì Guicciardini, riportando pace ed equilibrio nella penisola grazie alla sua eccezionale abilità politica e diplomatica.

Lorenzo non fu solo un abile mediatore, ma anche un generoso mecenate, con numerosi interessi culturali: fu anche poeta, non tra più eccellenti del suo tempo, ma scrisse diversi versi come le “Rime” e il “Comento“, sonetti d’amore sullo stile della Vita Nuova di Dante, in cui raccontò il sorgere dell’amore per Lucrezia Donati, e l'”Ambra” in cui riprese le Metamorfosi di Ovidio. Lorenzo de’ Medici detto Il Magnifico, glorificato in vita e ancora di più dopo la morte, morì nella villa di Careggi nel 1492, lasciando la penisola italiana al proprio destino di divisioni, guerre territoriali, alleanze e conflitti.

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