Modena ha tutte le carte in regola per candidarsi a divenire Distretto del cibo. Questa la principale novità che il Presidente di Piacere Modena Pierluigi Sciolette ha annunciato durante l’evento inaugurale di Gusti.a.Mo18 tenutosi lo scorso 28 settembre al Museo Enzo Ferrari. “Il sistema agroalimentare territoriale modenese – ha spiegato – si presenta come fortemente caratterizzato sia sotto il profilo della ricchezza e varietà di prodotti a spiccata specificità territoriale, sia in merito alla capacità aggregativa delle componenti imprenditoriali, associative ed istituzionali, a cui si aggiunge una spiccata capacità degli operatori di implementare strumenti ed iniziative di valorizzazione delle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche in stretta connessione con la storia, le tradizioni e la cultura del territorio. L’attivazione del Distretto del Cibo alla realtà di Modena, al primo posto in Italia con 24 denominazioni a IG, assume una rilevanza strategica sotto più profili e può contribuire significativamente a realizzare finalità di elevato livello economico-culturale-ambientale a beneficio non solo dello specifico territorio ma dell’intera regione e dello stesso paese Italia. Il distretto del cibo modenese si candida in modo “naturale” come territorio in grado di offrire un’”esperienza integrata” della cultura agricola ed enogastronomica locale al consumatore e/o turista, avendo in sé tutte le componenti che, opportunamente ottimizzate con azioni e strategie di valorizzazione in ottica coordinata, ne qualificano l’essenza”.
La notizia ha trovato sponda altresì nell’intervento del Responsabile del Servizio Innovazione, Qualità, Promozione e Internazionalizzazione del Sistema Agroalimentare della Regione Emilia Romagna Mario Montanari intervenuto al talk show di apertura di questa terza edizione, il quale ha confermato come “l’Emilia Romagna possa essere un grande distretto del cibo perché presenta tante aggregazioni territoriali che si prestano ad essere interpretate sotto questo punto di vista. C’è già una posizione di vantaggio in questo senso, tuttavia restiamo in attesa degli sviluppi da parte del Governo, con il quale stiamo comunque intrattenendo relazioni attraverso il Ministro Centinaio”.
Nel frattempo, Piacere Modena archivia una edizione di Gusti.a.Mo caratterizzata da un successo di pubblico senza precedenti, che ha mostrato grande apprezzamento sia per le visite presso i luoghi di produzione, sia per attività di Piazza XX settembre, con i numerosi laboratori, le degustazioni e l’aperitivo in musica con i panini d’arte di Daniele Reponi accompagnato dalle sonorità dei Sould Out. L’edizione dei record ha dato fin dalla sua inaugurazione il sentore di una grande partecipazione, a partire dalla cena di beneficenza “tra le rosse” che si è tenuta venerdì 28 settembre presso il Museo Enzo Ferrari, preparata da quattro tra i più rinomati chef modenesi aderenti al Consorzio Modena a Tavola – Emilio “Ninni” Barbieri del ristorante Strada Facendo, Anna Maria Barbieri dell’Antica Moka, Stefano “Straniero” Corghi de Il Luppolo e l’Uva e Luca Marchini de L’Erba del Re – che con grande maestria hanno elaborato un menù con i prodotti tipici del territorio trasformati in piatti di alta cucina. Buon esito altresì per la battitura all’asta di beneficenza tenutasi nel corso della cena, del quadro realizzato appositamente per l’occasione dall’artista modenese Sandra Malagoli.