Milioni di occhi, in tutto il mondo, saranno puntati al cielo stasera: è la “Notte della Luna” “InOMN”, o “International Observe the Moon Night”), un appuntamento annuale dedicato all’osservazione dell’unico satellite naturale della Terra.
L’International Observe the Moon Night è un’iniziativa targata NASA che coinvolge, a livello mondiale, istituzioni, ricercatori e appassionati per ammirare, fotografare e studiare le caratteristiche della Luna. L’iniziativa è nata nel 2010 per invitare “tutti gli abitanti della Terra a osservare la Luna, imparare curiosità sul suo conto e celebrare le connessioni culturali e personali che tutti abbiamo con il vicino più prossimo al nostro pianeta”.
Non solo scienza, dunque, dato che la Luna, oltre ad essere un oggetto da studiare, è da millenni presenza costante nella storia dell’uomo e della nostra quotidianità: non un semplice corpo celeste ma una presenza trasversale nell’arte, nella letteratura, in ambito culturale e della scansione del tempo.
Sin da tempi immemori, l’uomo è stato affascinato dalla misteriosa Luna, cercando di scorgere, nel suo crescere e calare, influssi e significati più profondi. C’è chi la ritiene paladina del buon vino, chi padrona dei raccolti, ma si tratta di miti che affondano le radici nel lontano passato, in cui i ritmi agricoli erano scanditi da quelli naturali, miti che, con l’avvento dei metodi di coltivazione moderna, non hanno più ragion d’essere.
Ben 823 gli eventi organizzati in occasione del 20 ottobre per il Moonwatch party in tutto il mondo, di cui molti in Italia, organizzati dall’Unione Astrofili Italiani, promotrice dell’iniziativa in Italia insieme all’Istituto Nazionale di Astrofisica, con osservazioni al telescopio dedicate alla Luna e per approfondire temi quali la genesi e le caratteristiche fisiche, le missioni spaziali passate e in programmazione, la mitologia, la poesia e la musica ispirate alla Luna.