Nella notte fra sabato 27 e domenica 28 ottobre 2018 torna l’ora solare che ci accompagnerà fino al 31 marzo del 2019: le lancette andranno spostate indietro di un’ora, dalle 03:00 alle 02:00, e gli italiani godranno così di un’ora in più di sonno, pagando lo scotto di vivere giornate con un’ora in meno di sole.
Termina in tal modo, dopo 7 mesi, l’ora legale, la variazione convenzionale dell’orario astronomico: con l’uso dell’ora legale si determina che, per un dato territorio, l’ora ufficiale dello stato venga calcolata in anticipo rispetto all’ora solare (naturale). Le ragioni sono due: da un lato questa misura consente risparmi energetici, poiché centrando una parte rilevante delle attività durante le ore di luce solare si riduce il ricorso all’illuminazione artificiale; dall’altro i cittadini possono beneficiare di un maggior numero di ore di luce solare.
In Italia la prima adozione dell’ora legale (nata da un’intuizione di Benjamin Franklin) è datata 1916, quando fu limitata al solo periodo estivo. Fino al 1920, l’inizio fu anticipato a marzo ma per i successivi venti anni non se ne parlò più. L’ora legale tornò in auge solo nel 1940, in pieno periodo bellico, e proseguì durante la “ricostruzione” fino al 1948: è proprio in quell’anno che lo spostamento delle lancette fu il più anticipato della storia, al 29 febbraio. Per i diciotto anni successivi l’ora solare tornò a dominare per tutti e dodici i mesi dell’anno mentre l’adozione definitiva di quella legale si ebbe nel ’66, dal 22 maggio al 24 settembre. Si continuò, con inizio dell’orario estivo nella tarda primavera, fino al 1979: nel 1980 lo spostamento delle lancette fu anticipato al 6 aprile, ma dal 1981 in poi la domenica di riferimento per l’inizio dell’orario “estivo” è sempre stata l’ultima di marzo e quella per il ritorno della “solarità” l’ultima di ottobre.
Potrebbe essere l’ultimo spostamento di lancette
Il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, ha proposto di mettere fine all’obbligo dello “spostamento di lancette”. Ogni Stato, secondo la proposta, dovrebbe decidere se adottare l’orario solare tutto l’anno oppure quello legale: se la proposta verrà approvata sia dal Parlamento che dai Paesi membri, i governi dovranno scegliere ad aprile tra ora legale e ora solare. Nel mese di ottobre dell’anno prossimo, avverrà quindi l’ultimo cambio di ora per coloro che avranno optato per l’ora solare.