Ottobre: i proverbi e i detti popolari più curiosi

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Ottobre è il mese per antonomasia dell’autunno. Il decimo mese dell’anno secondo il calendario gregoriano prende il nome dal numero otto in quanto. nell’antica Roma. prima che Giulio Cesare promulgasse il calendario giuliano. spostando l’inizio dell’anno al 1° Gennaio, questo era l’ottavo mese dell’anno.

Ottobre è un mese ricco di detti e proverbi, legati prettamente alla vendemmia, al ciclo della natura, alle condizioni meteo e ai Santi. Da Nord a Sud Italia, tra i più curiosi: “Ottobre gelato, ogni insetto è debellato”, 2Se di ottobre scroscia e tuona, l’invernata sarà buona”, “Ottobre è bello, ma tieni pronto l’ombrello”, “Ottobre, il vino è nelle doghe”… così ci ricorda un proverbio dei tempi andati quando le botti e i tini erano fatti di legno. Le doghe sono. Infatti. gli elementi tenuti insieme dai cerchioni di ferro. Questo è il mese in cui occorre tenere sotto controllo il mosto che sta bollendo nelle cantine, sper cui si dice: “Ottobre: vino e cantina, da sera a mattina”.

OTTOBRE 1Ai cacciatori invece, un altro proverbio ricorda: “San Francesco tordo al desco” perché è il momento di cacciare questi uccelli. D’altronde questo è il periodo della migrazione in massa degli uccelli verso i luoghi più caldi e se ne vedono passare a centinaia in cielo e i veneti, quando arriva la Festa della Vergine del Rosario del 7 ottobre, dicono “Per la Madonna del Rosaio el petirosso xe de passaio”. Quando gli uomini erano costretti ad andare a caccia per alimentarsi, ottobre era il mese più adatto e molti proverbi lo ricordano: “Ottobre buone lepri col savore”, speciale condimento molto usato anticamente. Ed ancora: “Per S. Reparata (8 ottobre), ogni oliva è inoliata”, “Se piove per S. Gorgonio (9 ottobre), tutto ottobre è un demonio”, “Per Santa Teresa prepara la tesa”: la festa della popolare Santa spagnola cade il 15 del mese ed è questo il tempo in cui passano dei veri e propri stormi di tordi, tanto che un altro proverbio ricorda: “Per Santa Teresa tordi a distesa”.

OTTOBRE 4La festa della santa serviva ai contadini per capire l’andamento del tempo. A seconda se era buono o cattivo tempo in quel giorno, ritenuto una sorta di “punto fermo”, come una “stella” nel cielo, in Veneto si diceva: “Santa Teresa, punto di stela”. Ma anche il 16 ottobre, quando la Chiesa celebrava San Gallo, si poteva prevedere il tempo dei prossimi mesi: “Se piove per San Gallo piove per cento giorni”, oppure “Se fa bello a San Gallo fa bello fino a Natale”. A loro volta i contadini romagnoli ricordano che “Quand l’è bon temp e’ dì ad San Gall, u s’semna enca in fond a’l vall”, cioè, “quando è buon tempo il giorno di San Gallo si semina anche in fondo alle valli”.

OTTOBRE 5Si dice anche: “O molle o asciutto, per S. Luca (18 ottobre) semina tutto”, “ Ottobre è bello, ma tieni pronto l’ombrello”, “ Se ottobre è piovarolo, è pure fungarolo”; “Se di ottobre scroscia e tuona, l’invernata sarà buona”, “Vento d’ottobre grida come l’orco: fa cader la ghianda che fa ingrassare il porco”; “ Ottobre è quasi matto, ma nessuno gli fa il ritratto”… particolarità, questa, che lo assomiglia a marzo, infatti: “ Ottobre e marzo sono fratelli”. Altro proverbio: “A san Simone (28 ottobre) butta via il ventaglio”. Secondo la tradizione è questo il giorno che segna definitivamente la fine del buon tempo.

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