“Perché No?”: Mamma dopo il cancro si può, 8 su 10 ce la fanno

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Le cliniche di Institut Marquès si sono colorate di rosa, nella Giornata mondiale contro il cancro al seno, per inviare un messaggio di speranza alle pazienti: è possibile diventare madre dopo aver superato il cancro. L’incidenza del cancro nei giovani sta aumentando, ma anche i trattamenti che lo curano. Attualmente la percentuale supera l’85% a meno di 50 anni.

Quando si realizza una diagnosi di cancro spesso si dimentica che un domani, superata la malattia, le donne potrebbero voler essere madri, ed in questo caso l’attenzione si punta sui rischi della ricorrenza della malattia durante la gravidanza – spiega la Dottoressa Marisa López-Teijón, Direttrice di Institut Marquès – Aumenta dunque il numero delle donne che devono combattere due battaglie: la prima contro il cancro, e la seconda contro gli ostacoli interposti dalle equipe mediche e l’ambiente circostante sui rischi di una eventuale gravidanza”.

Da anni Institut Marquès è portavoce presso la comunità scientifica della lotta al “NO” con una campagna di sensibilizzazione rivolta principalmente alle donne con una storia di cancro che vogliono avere un figlio: “Perché NO?

Del totale delle donne che ci chiedono consiglio, nel 91% dei casi abbiamo approvato l’inizio del trattamento; la percentuale di gravidanza è molto alta: l’82% dei pazienti ha un bambino. La nostra esperienza dimostra che se viene acconsentito l’inizio del trattamento, i rischi sono quelli di una normale gravidanza. Tutte le donne sanno che qualsiasi gravidanza comporta dei rischi per la salute, e lo accettano – spiega la Dottoressa Marisa López-Teijón, Direttrice di Institut Marquès – se stai combattendo questa battaglia, voglio dirti di non mollare”.

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