L’Italia ospiterà dal 21 al 23 novembre il Forum Europeo 2018 sulla riduzione del rischio da disastri. L’evento, organizzato dal Dipartimento della Protezione Civile e promosso dall’Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione dei rischi di catastrofi (UNISDR), prevede la partecipazione di circa 600 studiosi ed esperti provenienti da 55 Paesi che si confronteranno attraverso tavole rotonde, incontri bilaterali e riunioni sul tema “Assicurare la prosperità dell’Europa – Ridurre i rischi di calamità”.
Ad aprire ufficialmente i lavori, giovedì 22 novembre a Roma, sarà il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte. “I cambiamenti climatici rendono sempre più estremi gli eventi calamitosi determinati da rischi naturali o antropici – ha scritto Conte, invitando i Capi di Stato europei a designare un membro del proprio governo per partecipare al Forum – con un impatto drammatico sullo sviluppo delle nostre comunità. L’impegno nella riduzione del rischio è un impegno per la prosperità dell’Europa”.
All’iniziativa, che si svolgerà presso la sede della Confindustria, parteciperanno per la prima volta anche delegati dell’Asia centrale e del Caucaso meridionale insieme ai rappresentanti del governo europeo e della società civile.
Il Forum di Roma ? che fa seguito all’incontro globale svoltosi a Cancun, in Messico, nel maggio 2017 e al Forum europeo di Istanbul dello scorso anno ? sarà incentrato sugli esiti della Piattaforma globale delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio di Disastri, per accelerare l’attuazione e il monitoraggio dell’Accordo di Sendai 2015 – 2030, che mira a prevenire e ridurre significativamente nell’arco di quindici anni l’esposizione a eventi calamitosi a livello globale.
Il Forum europeo (EFDRR – European Forum for Disaster Risk Reduction) è stato istituito nel 2009 per stimolare e facilitare lo scambio di informazioni e conoscenze tra le Piattaforme nazionali, gli altri partner e i diversi Focal point nazionali per la Riduzione del Rischio di Disastri, ruolo che per l’Italia è svolto dal Dipartimento della Protezione Civile.