Gli studiosi hanno sviluppato una nuova terapia anti-obesità che permette di bruciare grassi, riproducendo gli effetti delle basse temperature, e contemporaneamente non fa aumentare l’appetito, simulando l’effetto “dimagrante” della nicotina. Sperimentata per ora solo sui topi, la terapia ha portato alla perdita di peso correggendo il metabolismo degli zuccheri, come dimostrano i risultati pubblicati sulla rivista Nature Communications dal gruppo internazionale coordinato da Matthias Tschopl, del Centro Helmholtz per le ricerche sulla salute ambientale di Monaco. In sostanza viene aggredita l’obesità con una manovra a tenaglia, per colpire allo stesso tempo due bersagli molecolari: il recettore TRPM8, che stimola la produzione di calore corporeo in risposta alle basse temperature; il recettore alfa3beta4 che, attivato dalla nicotina, frena lo stimolo della fame.
Per colpire questi due target è stata messa a punto una terapia combinata che si basa sulla somministrazione di due piccole molecole: l’icilina, ovvero quella che mima il freddo, e il dimetilfenilpiperazinio, con un’azione simile a quella della nicotina. I primi test condotti su topi obesi dimostrano che la terapia ridefinisce l’equilibrio energetico dell’organismo, inducendo una riduzione del peso corporeo e una correzione dell’intolleranza al glucosio che solitamente porta al diabete. Se i risultati dovessero essere confermati anche dalla sperimentazione sull’uomo, si potrebbe aprire la strada a una nuova terapia per l’obesità e le malattie ad essa associate, come appunto il diabete.