Con l’inizio di ottobre, il bacino dell’Atlantico solitamente diventa più tranquillo con pochi uragani o tempeste tropicali, ma “Leslie” si sta dimostrando l’eccezione che conferma la regola. Il sistema, monitorato dal 23 settembre, è diventato una tempesta tropicale il 29 settembre e proprio oggi, 3 ottobre, si è trasformato in un uragano di categoria 1. Dal momento che Leslie ha vagato su acque leggermente più calde, nelle prossime 48 ore è atteso un ulteriore rafforzamento fino alla categoria 2.
Le ultime immagini satellitari indicano la formazione di profonde bande convettive intorno al centro della tempesta, dove si sta formando un netto occhio. Il movimento verso sud che la tempesta stava seguendo fino a ieri dovrebbe interrompersi. Previsto un movimento verso nord alla fine della settimana, che dovrebbe portare Leslie in acque più fredde, innescando il suo indebolimento.
Leslie dovrebbe rimanere sulle acque aperte dell’oceano, senza porre alcuna minaccia per la terraferma. Potrebbe, però, produrre onde alte che, insieme a forti correnti di risacca, colpirebbero le Bermuda e le Azzorre per tutta la settimana. Entro la fine della settimana, Leslie dovrebbe muoversi verso est e potrebbe raggiungere l’Europa occidentale come una tempesta post-tropicale alla fine della prossima settimana.
Leslie è il 12° sistema a cui è stato assegnato un nome a svilupparsi nell’Atlantico nella stagione tropicale 2018. Diverse onde tropicali dovrebbero spingersi sull’Atlantico e verso i Caraibi nel corso della prossima settimana. Un’ampia area di instabilità con rovesci e temporali ha le possibilità maggiori di evolvere lentamente in una depressione o tempesta tropicale sui Caraibi centrali fino alle acque ad est della Florida tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima. Se fosse questo il caso, la tempesta prenderebbe il nome di Michael.