Il verde urbano come deterrente alla microcriminalità e al degrado per il miglioramento della vita nelle metropoli. Quella che fino a poco tempo fa poteva sembrare un’equazione improbabile, oggi rappresenta la nuova frontiera delle Smart Cities. A sostenere questa tesi, che va oltre ad un abbellimento estetico e ad una funzione di filtro dell’aria, diversi studi americani realizzati dalla Colombia University dimostrano infatti come il miglioramento delle aree abbandonate possano rendere la vita all’interno delle città più sicura e tranquilla. I risultati di questa ricerca realizzata sulla città di Philadelphia saranno presentati dal professor Francesco Ferrini dell’Università di Firenze nel corso del convegno “Il verde nelle Smart Cities, parchi e viali alberati per il benessere delle città contro degrado e criminalità”, che si terrà il prossimo 15 ottobre dalle ore 14 alle ore 18 a Milano presso l’Auditorium di Assipredil Ance in via Maurilio 21, tra l’altro luogo simbolo per l’importanza della riqualificazione sostenibile delle città.
Proprio Milano città che, secondo i dati Censis, con oltre 237.000 reati commessi negli ultimi 12 mesi ha il triste primato di essere la capitale del microcrimine, rappresenta dunque un territorio ideale su cui lavorare per confutare la tesi americana. “Per la prima volta in Italia si tratta il tema dei benefici sociali del verde e la correlazione che esiste tra verde e criminalità – spiega Nada Forbici presidente di Assofloro Lombardia organizzatrice dell’evento insieme alla Consulta Esperti per l’Italia – oltre al grande valore che ha sull’ecosistema, infatti alcuni studi americani, che saranno presentati in questo contesto dal professor Ferrini, dimostreranno che là dove esistono aree verdi correttamente progettate e adeguatamente curate è minore la presenza di reati violenti e contro il patrimonio tale per cui si genera un ritorno di fiducia alla popolazione locale”. Alcune esperienze italiane tra l’altro sembrerebbero confermare questa teoria, ad esempio la riqualificazione del parco delle Cave a Milano e, più di recente – l’area Porto di Mare a Rogoredo.
Il verde può giocare un ruolo importante anche nel contrasto al terrorismo, “là dove si possono utilizzare fioriere al posto dei grigi e anonimi new jersey offrendo un servizio di protezione, ma anche di assorbimento attraverso le foglie dei veleni dell’aria urbana” spiegherà nel suo intervento l’architetto Stefano Boeri presidente della Triennale e già ideatore del Bosco Verticale.
Introdotti da Maurizio Bernardo, Presidente della consulta degli Esperti per l’Italia e già Presidente della Commissione Finanze della Camera dei deputati, si confronteranno in un dibattito condotto da Alessandro Galimberti, giornalista del Sole 24ore e Presidente dell’ordine dei giornalisti della Lombardia, diverse figure professionali ed istituzionali presentando studi, esperienze e soluzioni tecnologiche. L’evento darà diritto a crediti formativi professionali di ordini e collegi professionali tra cui Avvocati e Agronomi.
All’inizio del convegno interverrà in collegamento streaming il dott. Giancarlo Caselli, ex procuratore capo della Repubblica presso i Tribunali di Palermo e Torino, magistrato simbolo della lotta al terrorismo e alla mafia.