Incredibile scoperta archeologica: la tomba trovata a Luxor è di un capo mummificatore e contiene oltre mille “ushabti”

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L’Egitto continua a riservare magnifiche sorprese. A Luxor è stata rinvenuta una tomba faraonica dell’epoca ramesside con due sarcofagi appartenenti ad un sovrintendente templare e alla moglie. L’importante scoperta è stata comunicata ai media direttamente dal ministro delle Antichità egizie, Khaled El-Anani. La tomba risale al XIII secolo a.C. ed è situata sulla sponda ovest del Nilo. A portare a termine la scoperta è stata una missione archeologica egiziana che operava in quel sito dal marzo scorso. Come ha spiegato il segretario generale del Consiglio supremo delle antichità, Mostafa Waziri, il sovrintendente templare sepolto in quella tomba era il “Supervisore della cappella della mummificazione nel santuario della dea Mut“. Mut, divinità madre, è spesso raffigurata con un copricapo a forma di avvoltoio; era la sposa di Amon, ovvero la massima divinità  tebana. A Karnak, poco a nord di Luxor, ovvero nel luogo dove sorgeva Tebe, alla dea era dedicata una grande area templare, posta proprio in prossimità di quella di Amon. Grazie ai recenti scavi è stato riportato alla luce anche un corredo funerario ricchissimo e prezioso: più di mille “ushabti” (statuette funerarie) in maiolica, accompagnavano i due defunti, insieme a papiri e altri oggetti rilevanti da un punto di vista storico e archeologico.

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