Novembre è l’undicesimo mese dell’anno secondo il calendario gregoriano e il terzo mese dell’autunno nell’emisfero boreale (della primavera nell’emisfero australe). Scopriamo quali eventi astronomici ci riserva.
Il Sole rimane nella costellazione della Bilancia fino al 23, poi passerà nello Scorpione. Nel corso del mese la durata del giorno diminuisce di circa un’ora.
La Luna sarà in Novilunio il 7, in Primo Quarto il 15, Piena il 23 ed in Ultimo Quarto il 30.
Il nostro satellite raggiunge il punto più lontano dalla Terra lungo la sua orbita il 14 (apogeo, 404.340 km) ed il punto opposto il 26 (perigeo, 366.622 km).
In riferimento all’osservabilità dei pianeti del Sistema Solare, Mercurio è individuabile, con difficoltà, al crepuscolo, molto basso sull’orizzonte ovest. Venere torna pian piano protagonista nelle ultime ore della notte, prima dell’alba, sull’orizzonte est. Marte è osservabile nelle prime ore della notte a sudovest: il pianeta rosso tramonta poco prima della mezzanotte. Giove è non è osservabile, a causa della congiunzione con il Sole. Saturno è individuabile poco dopo il tramonto del Sole, sull’orizzonte sudovest. Urano si può ammirare, per mezzo di telescopio, per l’intera notte (culmine a sud). Nettuno si può osservare, sempre per mezzo di telescopio, nella prima parte della notte (culmine a sud nelle prime ore della notte, poi basso sul’orizzonte a ovest).
Congiunzioni: Luna-Venere-Spica il 6; Luna-Giove l’8; Luna-Saturno l’11; Luna-Marte il 16.
Tra gli sciami meteorici da segnalare questo mese, ricordiamo le Tauridi, con radiante (l’area da cui sembrano scaturire) a pochi gradi sudovest delle Pleiadi: queste meteore sono originate probabilmente da residui della disintegrazione della cometa Encke, mescolati a frammenti asteroidali. Il numero di stelle cadenti aumenta nella prima metà del mese, ed il picco è previsto tra il 7 e l’8 novembre: l’osservazione non sarà disturbata dalla luce lunare (il Novilunio è il 7 novembre).
Non dimentichiamo le Leonidi: tra 16, 17 e 18 novembre la Terra si “scontra” con aree nello spazio dove sono presenti residui della cometa Tempel-Tuttle. Anche in questo caso la Luna non disturberà l’osservazione con la sua luce.
In riferimento alle costellazioni, vicino allo zenit è individuabile Pegaso, a nordest Andromeda e Perseo e, avvicinandosi al Polo Nord Celeste, troviamo Cassiopea. A est troviamo i protagonisti del cielo invernale: Gemelli, Cancro e Leone. Proseguendo verso sud possiamo osservare con facilità Orione. Nelle prime ore della sera a sudovest si possono ammirare il Capricorno e l’Acquario, poi Pesci e Ariete.