“Buonanotte” Kepler: addio al celebre cacciatore di pianeti, trasmessi gli ultimi comandi

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Ultimo saluto al cacciatore di pianeti Kepler: la NASA ha inviato l’ultima serie di comandi per disconnetterlo dalla Terra. Si conclude così la carriera – 9 anni di attività e risultati eccezionali – del telescopio spaziale, che va in pensione, perché ha esaurito le riserve di carburante: lascia un’eredità gigantesca, con la scoperta di oltre 2.600 pianeti esterni al Sistema Solare e di altri 2.900 possibili esopianeti.

Con i comandi della “buonanotte“, è stata completata la procedura che lo porta al pensionamento: i controllori di terra hanno trasmesso gli ultimi comandi per spegnere i trasmettitori radio e disabilitare il software di recupero automatico. Adesso Kepler si sta spostando verso un’orbita sicura, a 150 milioni di chilometri di distanza dalla Terra.

Kepler è stata la prima missione a caccia di pianeti della NASA e ha aperto la strada alla ricerca della vita oltre il Sistema Solare“, ha dichiarato Thomas Zurbuchen, del Direttorato delle missioni scientifiche della NASA.
Quando abbiamo concepito questa missione, 35 anni fa, non conoscevamo alcun pianeta esterno al Sistema Solare. Abbiamo dimostrato che ci sono più pianeti che stelle nella Via Lattea, che molti somigliano alla Terra” e che alcuni di essi “sono alla giusta distanza dalla stella per ospitare acqua liquida, una condizionale favorevole alla vita ha dichiarato il responsabile della missione, William Borucki, del Centro Ames della NASA.

Abbiamo individuato piccoli pianeti potenzialmente rocciosi che saranno i bersagli principali dei telescopi attuali e futuri, così possiamo andare avanti e vedere di cosa sono fatti questi pianeti e come sono le loro atmosfere“, ha affermato Jessie Dotson, del Centro Ames.

Lanciato il 6 marzo 2009, Kepler ha osservato oltre 530.000 stelle nelle costellazioni del Cigno e della Lira. Inizialmente la missione era stata programmata per tre anni e mezzo, ma grazie ai suoi successi era stata prolungata fino al 2016. Nel 2013 un guasto aveva fatto temere un “pensionamento anticipato”: riparato nel 2014, Kepler era tornato in attività con la missione K2.

Il telescopio, spiega la NASA, era stato “specificatamente progettato per monitorare una porzione della nostra regione della Via Lattea e scoprire dozzine di pianeti simili alla Terra vicino o nella zona abitabile e determinare quante delle miliardi di stelle della nostra galassia posseggano pianeti“.

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