Gli studi realizzati fino ad ora suggeriscono che il rischio di malattie cardiovascolari provocato dal fumo diminuisce qualche anno dopo aver smesso di fumare, ma si tratta di studi che non hanno analizzato da vicino la storia dei fumatori, ossia i cambiamenti nelle loro abitudini legate al fumo, la variazione nel numero di sigarette fumate al giorno oppure l’aver smesso di fumare per poi ricaderci.
In un nuovo studio della Vanderbilt University Medical Center di Nashville, in Tennessee, che verrà presentato alle Scientific Sessions 2018 dell’American Heart Association a Chicago, importante scambio globale sugli ultimi progressi nella scienza cardiovascolare, i ricercatori hanno analizzato le informazioni di quasi 8.700 persone che non avevano malattie cardiovascolari all’inizio dello studio. Il punto medio del periodo di controllo è stato di 27 anni, durante i quali il rischio di malattie cardiovascolari veniva confrontato tra ex fumatori, fumatori attuali e persone che non avevano mai fumato.
I ricercatori hanno scoperto che:
- Oltre il 70% degli eventi cardiovascolari nei fumatori attuali o negli ex fumatori si verificavano tra coloro che avevano fumato almeno un pacchetto di sigarette al giorno per 20 anni.
- Gli ex fumatori che avevano smesso di fumare negli ultimi 5 anni riducevano il rischio di malattie cardiovascolari del 38% rispetto alle persone che continuavano a fumare.
- Servivano 16 anni da quando si smetteva di fumare per far sì che il rischio di malattie cardiovascolari degli ex fumatori tornasse al livello delle persone che non avevano mai fumato.
“Questi risultati sottolineano i benefici della disassuefazione dal fumo entro i 5 anni, che è un rischio di infarto, ictus o altre forme di malattie cardiovascolari ridotto del 38% rispetto alle persone che continuavano a fumare. Abbiamo scoperto anche che il rischio rimane elevato fino a 16 anni per gli ex fumatori rispetto alle persone che non hanno mai fumato. In sostanza, il punto della questione è che se fumate, questo è il momento giusto per smettere”, ha dichiarato Meredith Duncan, autrice dello studio. Potrebbe diventare presto realtà un vaccino per smettere di fumare.