Incendi in California, il racconto del registra Guillermo Del Toro: “Un muro di fiamme, ancora negli occhi strade bloccate e panico”

MeteoWeb

Mi restano negli occhi e nel cuore le strade bloccate, il panico. Tante persone che conoscevo ora sono disperse oppure, disperate, hanno visto ardere le loro abitazioni in una coltre di fumo e fiamme, che ha ridotto in cenere i ricordi, gli oggetti, la stabilità delle loro vite“: con queste parole il regista Guillermo Del Toro racconta, intervistato dal Corriere della Sera, le sue ore drammatiche, in fuga dagli incendi in California. Oltre a lui, sono stati costretti a lasciare le loro case anche altri vip, come Martin Sheen, Orlando Bloom e Lady Gaga.
Questa non è fantascienza, non è lo scenario di un film horror: è realtà, e parla a tutti dei cambiamenti climatici, delle tragedie naturali che non dobbiamo interpretare come una vendetta per l’uso e l’abuso fatto dagli uomini. Non in questo momento in cui l’aiuto, non solo dei soccorritori, deve essere per le persone isolate, disperse, spezzate da questo rogo immane che sta distruggendo zone di enorme bellezza, foreste di grande respiro, intere comunità“.
Per ora la situazione mi appare devastante per tante famiglie e lo sarà anche per l’economia dell’intero Stato che da sempre lotta con incendi, scosse di terremoto, venti caldi e freddi“. “L’immagine mi è rimasta più impressa? Vedere un muro di fiamme vero, non sullo schermo di una serie televisiva o di un thriller a effetto per il grande schermo, è una esperienza spaventosa ed è davvero sterile parlare solo di Malibu perché è una località che fa notizia. Immerse in un inferno di fuoco sono state anche Weslake e Oak Park, la zona che parte dalla Valley di Los Angeles e si estende con il Ventura Freeway sino a Thousand Oaks, un tragitto che tante volte ho percorso per andare al lavoro negli studios a Est di Los Angeles dove si trovano gli studios della Universal, della Paramount e della Warner Bros. Come essere umano senti in una simile circostanza tutta la tua impotenza e pensi al rapporto così complesso dell’uomo con la Natura“.

Condividi