Il cratere di Jezero è stato scelto come sito di atterraggio del rover targato Nasa Mars 2020. La decisione non è stata semplice e si è fatta attendere ben cinque anni, durante i quali sono stati valutati sessanta luoghi differenti. La scelta – spiega Global Science – è infine caduta su Jezero poiché si tratta di un terreno con formazioni geologiche risalenti a 3,6 miliardi di anni fa che potrebbero rivelare informazioni sull’evoluzione del pianeta rosso. L’obiettivo principale di Mars 2020, erede del celebre suo predecessore Curiosity, è lo studio dell’abitabilità di Marte e la ricerca di eventuali forme di vita biologiche. Il rover inoltre, raccoglierà campioni di roccia e terreno e li custodirà in attesa dell’arrivo di future missioni di sample return che porteranno i campioni sulla Terra per sottoporli ad analisi.
Il cratere Jezero si trova sul lato occidentale di Isidis Planitia, un gigantesco bacino d’impatto situato a nord dell’equatore marziano. Il cratere, potrebbe aver ospitato il delta di un antico fiume che potrebbe aver conservato molecole organiche e sedimenti molto interessanti per gli studi di astrobiologia. La comunità scientifica ha studiato a lungo per individuare un luogo di atterraggio con le caratteristiche di Jezero e grazie alla esperienze raccolte dalle missioni precedenti come Curiosity, sono stati fatti enormi progressi nelle tecnologie di ingresso e atterraggio su Marte.
Nel corso degli ultimi anni il team di Mars 2020, ha perfezionato l’esecuzione della delicata fase di atterraggio del rover con lo sviluppo del Terrain Relative Navigation, un sistema in grado di individuare le aree meno rischiose per il landing. Ora che il sito di atterraggio è stato deciso, non resta che lasciare spazio alla pianificazione delle operazioni scientifiche, in particolare quelle che riguardano la scelta delle aree geologiche più interessanti dove raccogliere i campioni di roccia e terreno.