“La Chiesa non si attende dalla scienza che segua soltanto i principi dell’etica, che sono un patrimonio inestimabile del genere umano. Essa si aspetta un servizio positivo, che possiamo chiamare con San Paolo VI la ‘carità del sapere’“: lo ha dichiarato Papa Francesco ricevendo, in udienza, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico, i partecipanti alla Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze in corso in Vaticano da oggi al 14 novembre. “La vostra ricerca possa giovare a tutti, al fine che i popoli della terra ne siano sfamati, dissetati, sanati e formati; la politica e l’economia dei popoli vi attingano indicazioni per procedere con maggiore certezza verso il bene comune, a vantaggio specialmente dei poveri e dei bisognosi, e verso il rispetto del pianeta. Questo è l’immenso panorama che si dischiude agli uomini e alle donne di scienza quando si affacciano sulle attese dei popoli: attese animate da fiduciosa speranza ma anche da inquietudine e ansietà“.
Scienza e tecnologia “se abbandonate senza controllo a se’ stesse, possono voltare le spalle al bene delle persone e dei popoli“. “Abbiamo bisogno – ha spiegato il Papa – di maggiore attenzione ai valori e ai beni fondamentali che sono alla base della relazione tra popoli, societa’ e scienza. Tale relazione richiede un ripensamento, in ordine a promuovere il progresso integrale di ciascun essere umano e del bene comune. Dialogo aperto e attento discernimento sono indispensabili, specialmente quando la scienza diventa piu’ complessa e l’orizzonte che essa dischiude fa emergere sfide decisive per il futuro dell’umanita’“.
“I cambiamenti globali sono sempre piu’ influenzati dalle azioni umane. Percio’ sono necessarie anche risposte adeguate per la salvaguardia della salute del pianeta e delle popolazioni, una salute messa a rischio da tutte quelle attivita’ umane che usano combustibile fossile e deforestano il pianeta. La comunita’ scientifica, cosi’ come ha fatto progressi nell’identificare questi rischi, e’ ora chiamata a prospettare valide soluzioni e a convincere le societa’ e i loro leader a perseguirle“.