La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, i paesaggi e un territorio patrimonio dell’Unesco: è questo lo scenario in cui si svolgerà la cerimonia finale dell’edizione 2018 del Premio AICA, l’Oscar della comunicazione ambientale. L’evento si terrà infatti sabato 17 novembre ad Alba, capitale delle Langhe, alle 15 presso la Sala Vittorio Riolfo (Cortile della Maddalena – via Vittorio Emanuele 21).
Pochi giorni e si sapranno i vincitori del Premio dedicato alla comunicazione ambientale. Il pubblico potrà conoscere di persona alcuni dei personaggi che, in diversi modi e attraverso strumenti differenti, si sono impegnati a comunicare l’ambiente. Modererà la cerimonia l’ex giornalista Rai Beppe Rovera, autore e conduttore di “Ambiente Italia”, trasmissione dedicata alla sostenibilità di Rai Tre. La cerimonia sarà introdotta da un saluto della Presidente di AICA, Emanuela Rosio e Roberto Cavallo, divulgatore ambientale, alternerà le sue letture con gli interventi musicali curati da La Quadrilla Folk Band.
Il premio, secondo una formula collaudata negli ultimi anni, è suddiviso in tre sezioni. La prima è denominata “Comunicare con i cittadini fa bene all’ambiente”, con lo scopo di portare all’attenzione del pubblico i temi della comunicazione ambientale. Il tema di quest’anno è “comunicare la sostenibilità delle città” e tra i candidati finalisti troviamo la città di Bilbao, che ha saputo trasformare un ambiente industriale in un punto di riferimento per le smart cities, il Politecnico di Milano per le sue azioni di mobilità sostenibile rivolte ai cittadini e ai lavoratori del campus, la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile (Susdef) per le sue linee guida “Green City Network” e il lancio del Manifesto “La città futura”, e infine l’Associazione GoGreen per l’iniziativa “Il Giardino di Betty” che prevede la creazione di parchi giochi per bambini, realizzati tramite pavimenti anticaduta generati da vecchie scarpe da ginnastica riciclate all’interno dei parchi di ospedali di città come Milano, Firenze, Roma, Genova.
La seconda sezione, denominata “Comunicare i cambiamenti climatici”, è ispirata agli accordi di Parigi sul clima e ha lo scopo di portare all’attenzione del pubblico le tematiche connesse al climate change, la riduzione delle emissioni di CO2 e l’efficienza energetica. Tra i finalisti di questa categoria troviamo: i Forest Green Rovers, la prima squadra di calcio sensibile ai cambiamenti climatici che ha messo in campo strategie di adattamento al climate change (stadio alimentato da fonti rinnovabili e molto altro); il Museo delle Scienze di Trento (MUSE), innovativo progetto museale voluto dalla provincia di Trento e realizzato dall’architetto Renzo Piano, che ha inaugurato una mostra di grande fascino dal titolo “Ghiacciai – Il futuro dei ghiacci perenni nelle nostre mani”; ReteClima, ente no-profit che aiuta organizzazioni e aziende a promuovere la propria sostenibilità piantando alberi; Slow Food, con la sua campagna Food for change, prima campagna internazionale che lega il cambiamento climatico alla produzione e al consumo di cibo.
Infine, il premio alla carriera “Beppe Comin”, una sezione aggiunta nel 2008 con l’obiettivo di dare un riconoscimento all’impegno di una vita spesa al fianco dell’ambiente. Tra i candidati Patrizio Roversi, ex-conduttore di Linea Verde e Turisti per caso; Elio e le storie tese, gruppo autore, su iniziativa di Legambiente, della prima “canzone circolare”; e Neri Marcorè per i suoi spettacoli all’insegna della sostenibilità ambientale, dal risparmio energetico alla raccolta differenziata.