Una nave “maledetta” affondata nel Lago Huron, in Canada, 90 anni fa è stata rinvenuta intatta da un gruppo di ricercatori di antichi relitti. Il Manasoo, questo il nome dell’imbarcazione, è stato costruito a Glasgow nel 1888, e ha trascorso 39 anni della sua vita con il nome di Macassa, prima che cambiasse proprietà e nome. Secondo la superstizione degli uomini di mare, una nave che cambia nome sarà perseguitata dalla sfortuna. Ecco perché si parla di nave maledetta: ad un anno di distanza, il Manasoo affondò, uccidendo 16 persone.
Per decenni, il sito del relitto è rimasto un mistero. Ora però il gruppo di ricercatori, guidato dallo storico Cris Kohl, ha localizzato il relitto nelle acque del Lago Huron, con qualcuno dei suoi preziosi carichi ancora a bordo. Kohl ha dichiarato: “Esiste un’antica superstizione tra i marinai sul fatto che se qualcuno cambia il nome ad una nave, quella persona e/o quella nave andrà incontro alla sfortuna. Quando i nuovi proprietari spostarono l’imbarcazione al Lago Huron dal Lago di Ontario all’inizio del 1928, cambiarono il nome in Manasoo. Sotto il suo nuovo nome, la nave durò meno di un anno, prima di affondare con tragiche conseguenze nel settembre del 1928. Il Manasoo si è dimostrato il classico esempio della sfortuna che perseguita una nave dopo aver cambiato nome”.
Insieme ai colleghi Ken Merryman e Jerry Eliason, Kohl ha individuato il relitto ad una profondità di 60 metri vicino alla Griffith Island, nella provincia di Ontario. La nave stava avendo una prima stagione sotto il nuovo nome molto positiva, quando alle 2 del mattino del 14 settembre 1928 si imbatté in una violenta tempesta. Il Capitano John McKay realizzò che qualcosa stava andando storto e decise di andare verso l’isola vicina. La nave, però, affondò prima di raggiungere la costa. Le cause dell’affondamento rimangono sconosciute, ma si ritiene che il carico di 116 animali possa essersi spostato su un lato della nave durante la tempesta, facendola pendere pericolosamente e imbarcare acqua.
All’interno del relitto non sono stati trovati resti umani o animali, ma una Chevrolet Coupé del 1927, ormai ricoperta di molluschi, è ancora parcheggiata a bordo. “È molto raro vedere un’auto su un relitto”, ha commentato Kohl. Incredibilmente l’auto sembra in buone condizioni nonostante sia rimasta sott’acqua per quasi un secolo, probabilmente grazie agli effetti conservativi dell’acqua fredda. La parte anteriore dell’auto sembra intatta. Si ritiene che la vettura appartenesse al proprietario degli animali, Donald Wallace, sopravvissuto all’affondamento. “Forse, con una certa ambizione, l’auto potrebbe essere recuperata e conservata, nonostante sia un processo molto dispendioso, e messa in mostra in un museo locale”, ha dichiarato Kohl.
Le immagini della nave mostrano la cabina del timone, completa di timone e bussola, ancora intatta, mentre la presenza delle scialuppe di salvataggio testimonia la velocità dell’affondamento. Anche l’auto è visibile, insieme al fumaiolo caduto, alle cabine, alla sala da pranzo e al recinto del bestiame. La maggior parte dei danni è concentrata sulla poppa della nave. “La cosa unica del relitto del Manasoo è che si trova sul fondo del lago nella stessa identica angolazione con cui è affondato. La poppa è conficcata fino al parapetto nel fondale morbido, mentre la prua punta verso la superficie, sollevata dal fondale del lago”, ha spiegato Merryman.
Al Manasoo fu dato il nome fatale per riflettere i suoi nuovi porti di scalo, Manitoulin Island e “Soo”, come era stata rinominata Sault St. Marie. Dopo l’affondamento, il capitano, 4 marinai e un passeggero sono stati trasportati alla deriva a bordo di una scialuppa di salvataggio per 60 ore prima di essere intercettati da un battello di passaggio. Era troppo tardi per uno degli uomini, l’ingegnere capo Thomas McCutcheon. Gli sforzi per localizzare altri sopravvissuti iniziarono immediatamente, ma senza successo.