Un secolo fa, con l’armistizio di Compiègne – alle ore 11 del giorno 11 dell’undicesimo mese dell’anno 1918 – termina la Prima guerra mondiale. Ma il tributo di sangue è spaventoso: quasi dieci milioni di morti, calcolando solo i soldati caduti in battaglia. Per l’Italia, la guerra contro l’impero asburgico finisce una settimana prima – il 4 novembre – con la riuscita offensiva dal Piave a Vittorio Veneto. In questi cento anni la memoria della Grande Guerra si è radicata nella nostra identità. È entrata nel calendario civile con le “feste” del 24 maggio e del 4 novembre, si è impressa mei nomi delle vie, ha trasformato il teatro delle battaglie in luoghi di culto. Ma c’è anche un’altra memoria che fatica a trovare spazio nelle pratiche commemorative della guerra del ‘15-’18. Una memoria indisciplinata fatta di canzoni, di poesie, di sceneggiati televisivi caduti nell’oblio, di lettere dimenticate, di film scomodi che smontano la retorica della guerra. A questa memoria meno protocollare e più intima della Grande Guerra rende omaggio lo Speciale Tg1, domani 4 novembre alle ore 24.05, dal titolo “Tornarono Cantando/Cronache minori della grande guerra” firmato da Amedeo Martorelli.