TV, RAI3: TGR RegionEuropa, focus sulla robotica e su come cambierà il lavoro

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L’Ocse ha calcolato che lo sviluppo della robotica e dell’intelligenza artificiale porteranno nei prossimi 10 anni a modificarsi circa il 40 per cento dei lavori attualmente conosciuti, portando con sé modifiche e cambiamenti quasi inimmaginabili, sia nella composizione sociale che nei diritti di chi lavora. Per questo il Parlamento Europeo sta lavorando a progetti di legge che tutelino sia i diritti che il lavoro all’interno dell’Unione. Se ne parla a “RegionEuropa”, il settimanale della Tgr curato da Dario Carella, in onda domenica 4 novembre alle 11.30 su Rai3 e in live streaming su RaiPlay.
In sommario anche un reportage di Antonio Slvestri sui progetti italiani che si sono aggiudicati i fondi del Consiglio Europeo per la Ricerca nelle nostre regioni. Uno di questi progetti, finanziato con dieci milioni di euro e che mette insieme robotica, software e chirurgia ricostruttiva per realizzare arti bionici di nuova generazione collegati col sistema nervoso centrale, è stato presentato dall’Istituto italiano di tecnologia di Genova, e verrà sviluppato in collaborazione con l’Imperial College di Londra e la Medical University di Vienna.
Da Strasburgo e da Bruxelles, inoltre, l’europarlamentare del M5S Fabio Tamburrano, esperto della materia, spiega come l’Europa intende intervenire nella quarta rivoluzione industriale, mentre Maurizio Molinari, della DG Com del Parlamento Europeo, illustra quali benefici porta alle persone diversamente abili lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Da Perugia, in collegamento dagli studi del Tg regionale, Alessandra Antognelli di Europa Direct Umbria presenta “Discover EU”, opportunità per i 18enni offerte dalle Istituzioni dell’UE in questo anno elettorale mentre da Milano Maura Tani racconta gli incontri del Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani con le eccellenze medico scientifiche della città, fra cui quelle che lavorano all’Ospedale San Raffaele.
A RegionEuropa obiettivo anche sull’accordo che la maggiore organizzazione agricola italiana, la Coldiretti, ha stretto col più grande sindacato agricolo francese, Fnsea, per contrastare le importazioni in Europa di prodotti che non rispettano diritti umani e lavoratori e che mettono a rischio l’ambiente e la salute dei consumatori. Una conseguenza – secondo le due Organizzazioni – della corsa alla globalizzazione. Coldiretti ha anche aderito alla petizione per migliorare la trasparenza e l’informazione sulla provenienza dei cibi, un’iniziativa autorizzata dalla stessa Commissione e che ha avuto il sostegno di numerose organizzazioni e sindacati di diversi Paesi dell’Unione.
In chiusura “Quale Europa oggi e domani”, gli incontri di Dario Carella con gli esponenti della politica italiana in Europa in vista delle elezioni del prossimo maggio: ospiti a Bruxelles e Strasburgo i vicepresidenti dell’Europarlamento David Sassoli e Fabio Massimo Castaldo.

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