Esercitazione dei vigili del fuoco a Pisa: simulato terremoto

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In corso fino a venerdì 9 novembre l’esercitazione che vedrà coinvolti i Vigili del Fuoco di Pisa al fine di ottenere la certificazione internazionale INSARAG (International Search and Rescue Advisory Group – Gruppo Internazionale specializzato nella ricerca e salvataggio).

La certificazione rappresenta l’ultimo step di un progetto iniziato circa un anno fa con l’obiettivo di ottenere per le squadre USAR (Urban Search and Rescue) di tutta Italia la certificazione internazionale che definisce le linee guida nelle operazioni di ricerca e soccorso di dispersi sotto le macerie. Per 36 ore consecutive 250 Vigili del Fuoco si eserciteranno nelle operazioni di ricerca e soccorso su due diversi siti: l’Ospedale Americano a Calambrone, dove sarà simulato il crollo di un appartamento, e il campo di addestramento USAR presso il Comando dei Vigili del Fuoco di Pisa, dove invece sarà simulato il collasso di un parcheggio con 25 auto.

L’esercitazione ricalcherà la pre-esercitazione del 27-29 settembre scorso con la differenza che stavolta sarà valutata da commissario dell’ONU e vedrà la presenza di osservatori internazionali, rappresentanti del Ministero degli Esteri, del Ministero degli Interni e del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La città di Pisa è onorata di ospitare sul proprio territorio i partecipanti, i commissari ONU e gli osservatori dell’esercitazione anche in considerazione del fatto che da Pisa è nata nel 2005 l’idea di costituire un team per la ricerca e il soccorso di dispersi in caso di terremoti, operante sia in ambito nazionale che internazionale, prima con il patto Pisa Relief e poi dal 2010 con il progetto PIS.A.R.T.E. (Pisa Advanced Rescue Team in Emergency). Da oltre 10 anni realtà del territorio pisano (Vigili del Fuoco, 46^ Brigata Aerea, Gruppo Chirurgia d’Urgenza, Protezione Civile Comune di Pisa, Croce Rossa Italiana e molti altri) mettono a disposizione la propria esperienza per operare su scenari di rischio integrando il soccorso tecnico con il soccorso sanitario, il supporto logistico e le telecomunicazioni.

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