Due casi di scabbia sono stati registrati a Bomporto e Sassuolo, nel modenese. Lo riferisce l’Azienda Usl di Modena, spiegando che in entrambi i casi si tratta di minorenni. Nello specifico il primo caso è stato segnalato alla Pediatria di comunità e al Servizio igiene pubblica dell’Azienda Usl di Modena. Come previsto dai protocolli per le malattie infettive, sono state informate le famiglie degli alunni di due classi che svolgono attività didattica congiunta. La trasmissione nelle comunità scolastiche – spiega l’azienda modenese in una nota – è un evento molto raro: al 9 novembre 2018, infatti, i casi di scabbia segnalati in minori che frequentano istituti scolastici del territorio si attestano intorno allo 0,02% sul totale della popolazione della provincia di Modena tra 0 e 14 anni, vale a dire circa un caso ogni 4000 bambini. A scopo cautelativa, dunque, e considerata l’imminenza delle festività natalizie, la Pediatria di Comunità ha offerto il controllo dermatologico a scuola dei bambini.
Nel secondo caso, rilevato dalla Pediatria di Comunità a Sassuolo, sono state informate le famiglie dei compagni di classe del minore. Come da prassi in considerazione dell’età degli alunni, in questo caso non è stato offerto il controllo a scuola, ma le famiglie sono state invitate a rivolgersi al pediatra o al medico di medicina generale in caso di comparsa di lesioni cutanee associate a prurito. La scabbia, come si legge nella nota, è una malattia provocata da un parassita, un acaro (Sarcoptes scabiei) invisibile a occhio nudo; colpisce persone appartenenti a tutti gli strati sociali, senza distinzione di età, sesso o condizione di igiene personale. Pur risultando particolarmente fastidiosa, la cura è di relativa semplicità e si effettua con il solo uso di prodotti da applicare sulla cute.