Ieri a Katowice, in occasione della prima giornata della COP24, il presidente polacco Andrzej Duda ha dichiarato in occasione di una conferenza stampa che il suo Paese “non può rinunciare al carbone“, una materia prima “strategica” che ne garantisce “la sovranità energetica“.
La Polonia si affida ancora al carbone per l’80% del suo fabbisogno energetico, e prevede di scendere al 50% entro il 2030.
Il presidente Duda ha ricordato che il Paese ha già tagliato del 30% le emissioni di CO2 negli ultimi 30 anni, sottolineando che la difesa dell’uso del carbone non è in contrasto con la lotta contro i cambiamenti climatici.
“Le parole del presidente mettono a rischio l’esito della conferenza“, ha dichiarato il direttore polacco di Greenpeace, Bohdan Pekacki, ricordando che secondo gli ultimi report è possibile crisi climatica solo rinunciando definitivamente all’uso del carbone entro il 2030.