Il Centro Coordinamento Soccorsi allestito in Prefettura a Catania sta costantemente monitorando le zone colpite dal terremoto magnitudo 4.9 della scorsa notte.
Zafferana Etnea (con la frazione di Fleri), Acireale (con la frazione di Pennisi), Aci Sant’Antonio, Aci Catena, Aci Bonaccorsi e Santa Venerina sono i Comuni maggiormente colpiti dall’evento.
Il sisma ha danneggiato anche la Chiesa madre di Aci Sant’Antonio. Circa 15 le abitazioni private danneggiate a Santa Venerina.
Ventotto le persone che hanno fatto ricorso alle cure mediche del pronto soccorso degli ospedali: 10 sono state soccorse da ambulanze, altre 18 si sono presentate da sole. La maggior parte ha ferite lievi, alcuni si sono presentati sotto shock o colpiti da attacchi di panico.
Sei casi dei dieci casi legati al terremoto di questa notte sono stati trattati al Cannizzaro di Catania. Due i codici gialli per ferite dovute alla caduta di calcinacci e altri oggetti: una 70enne di Pennisi (frazione di Acireale) con fratture costali, contusioni e schiacciamento toracico e lombare, che e’ stata ricoverata nel reparto di Medicina e Chirurgia di Accettazione e Urgenza, dove e’ costantemente monitorata; un 71enne della zona di Fleri (Zafferana Etnea) con un trauma cranico non commotivo, che e’ stato trattenuto in osservazione. Gli altri quattro sono codici verdi, per condizioni di shock, in dimissione nel corso della mattinata.