Immacolata Concezione: ecco perché si celebra l’8 Dicembre e qual è il vero significato del dogma

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L’8 Dicembre la Chiesa Cattolica ricorda l’Immacolata Concezione: il dogma fu reso esecutivo con la bolla “Ineffabilis Deus, promulgata da Pio IX l’8 dicembre 1854, che recita: “La beatissima Vergine Maria, sin dal primo istante del suo concepimento, per singolare grazia e privilegio di Dio e in vista dei meriti di Gesù Cristo, fu preservata immune da ogni macchia di peccato originale”.

Un primo passo concreto per rendere la festa nazionale, fu fatto solo nel XV secolo quando Papa Sisto IV introdusse la festa dell’Immacolata, pur non pronunciandosi sul piano dogmatico. Ne 1661 Papa Alessandro VII emanò la bolla chiamata “Sollicitudo”, in cui per la prima volta si espresse a favore dell’istituzione dell’Immacolata. Nel 1708 Clemente XI rese universale la festa dell’Immacolata, anche se per la scelta della data bisognerà attendere il 1854, quando Papa Pio IX proclamerà la Concezione Immacolata con una bolla chiamata “Ineffabilis Deus”.

Lo Stato Italiano, con legge 260 del 27 maggio 1949 (Disposizioni in materia di ricorrenze festive) ha inserito la festa dell’Immacolata Concezione dell’8 dicembre tra le festività nazionali.

Il dogma dell’Immacolata Concezione è carico di un profondo significato ma sono tanti gli equivoci che lo circondano.
Quando si parla di Immacolata Concezione bisogna distinguere bene la maternità verginale di Maria ed il suo immacolato concepimento: si tratta infatti di due misteri diversi, in quanto il primo si riferisce alla perpetua verginità della Madonna (prima, durante e dopo il parto divino) mentre il secondo fa riferimento al fatto che Maria, fin dal primissimo istante del suo concepimento, fu preservata dal peccato originale.
L’Immacolata Concezione, essendo un dogma, definisce una verità assoluta, inopinabile, valida sempre, in ogni cultura e in ogni tempo, cui ogni singolo credente deve prestare fede indefettibile.
Il Figlio di Dio nasce dalla Vergine Maria e ciò è possibile per opera dello Spirito Santo e perché Dio, nel suo progetto d’amore, ha preparato una degna dimora al Figlio suo: la Vergine Maria, pur essendo stata concepita dai suoi genitori (sant’Anna e san Gioacchino), così come vengono concepite tutte le creature umane, non è mai stata toccata dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.

La Vergine Maria è Immacolata non solo perché ha concepito il Verbo incarnato e quindi portato con sé, nel Suo Grembo, il Dio fattosi uomo; ma anche perché ha dato al Verbo incarnato la natura umana.
Il catechismo afferma che Gesù Cristo è vero Dio ma anche vero uomo, nell’unico soggetto che è divino (unione ipostatica). Non si può, infatti, pensare che Dio, essendo somma perfezione e somma purezza, possa aver ricevuto la natura umana da una creatura toccata, anche se brevemente, dal peccato e, in quanto tale, soggetta in qualche modo all’azione del Maligno.

Nell’Annunciazione, l’Angelo saluta Maria con l’appellativo “Piena di Grazia”: non si tratta di un semplice saluto rivolto a chi è nello stato di Grazia, ma a chi è totalmente pieno della Vita di Dio, in quanto costitutivamente Immacolato.

Maria è l’esempio di umanità nuova che, al contrario di Eva, obbedisce al suo Creatore. La solennità dell’Immacolata Concezione è tutta dedicata alla Donna attraverso la quale Dio ha potuto donare la salvezza in Gesù.

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