Nella giornata di ieri, lunedì 17 Dicembre, il freddo giunto in Italia ha portato neve in tutto il Centro-Nord, anche in pianura. La presenza di neve ci porta a tenere in considerazione per le temperature anche l’albedo, ma cos’è?
Albedo – Si definisce albedo la capacità di una qualsiasi superficie di riflettere le radiazioni solari. Ciò dipende dalla tipologia della superficie e dal colore di essa, che può andare dal bianco, capace di riflettere totalmente le radiazioni (anche se in natura non esiste qualcosa del tutto bianca), al nero, capace di assorbire per intero le radiazioni (anche in questo caso le superfici che riescono a fare ciò sono “solo” i buchi neri). Da ciò, si può dedurre come l’albedo sia uno dei fattori importanti che entrano in gioco nel bilancio radiativo della Terra, cioè quel bilancio tra assorbimento e rilascio di calore che avviene tra la Terra e le radiazioni solari. Si evince da quello che è stato appena detto che la neve, o le stesse nuvole, hanno un potere riflettente molto elevato. Infatti, l’albedo risulta massimo nelle regioni polari, dove troviamo grande quantità di ghiaccio e neve ma anche di nubi. Altri picchi di albedo li troviamo nelle regioni tropicali e sub-tropicali, dove abbiamo una grande presenza di nubi convettive che svolgono un lavoro riflettente anch’esse elevato. Contrariamente i minimi di albedo li troviamo nelle zone tropicali, dove la presenza di nubi è molto scarsa, e sugli oceani, i quali, ovviamente in assenza di nubi, hanno un bassissimo potere riflettente e quindi un basso valore di albedo.
Da questo si evince chiaramente che, se una superficie è capace di riflettere maggiormente le radiazioni solari, comporterà un minore assorbimento del calore e quindi un abbassamento di temperature. Non a caso, le zone geografiche con un’alta percentuale di albedo, coincidono con zone fredde della Terra, come appunto i Poli, dove l’accoppiata neve e nubi, come scritto precedentemente, porta ad avere i picchi più elevati di albedo registrati.
In Italia – Come si può capire a questo punto, è normale aspettarsi che, nelle regioni italiane in cui è caduta la neve, anche in pianura, troviamo un innalzamento di valori di albedo, che comportano un ulteriore abbassamento delle temperature, arrivando a scendere anche sotto lo zero. Salta subito all’occhio, osservando una panoramica delle temperature massime registrate ieri al Centro-Nord, come la zona della Pianura Padana in cui ha nevicato ha raggiunto temperature massime nettamente inferiori rispetto a dove la neve non è giunta. Questo è un esempio tipico quindi di come l’albedo, in questo caso italiano con la formazione della neve, possa incidere sulle temperature locali portando a differenze evidenti anche zone limitrofe, ma dove la neve, e quindi l’albedo, hanno inciso meno.