Faccia a faccia con la Luna, grazie al Very Large Telescope (VLT) dell’ESO

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Poche persone hanno visto la Luna attraverso un telescopio monumentale come il Very Large Telescope (VLTdell’ESO. Gli astronomi dell’osservatorio di Paranal in Cile hanno recentemente apprezzato questa opportunità unica quando uno degli strumenti del telescopio, VIMOS (VIsible Multi-Object Spectrograph), è stato dismesso per liberare una posizione sul telescopio UT3 per l’imminente strumento CRIRES+ (CRyogenic InfraRed Echelle Spectrograph).

Vimos era sorprendentemente produttivo: questo spettrografo ha studiato migliaia di galassie lontane viste in un momento in cui l’universo era solo a un terzo della sua età attuale, e ne mappava la distribuzione e le proprietà fisiche. Gli strumenti sensibili utilizzati dal VLT, incluso VIMOS, sono progettati per immagini di oggetti deboli a miliardi di anni luce di distanza, e quindi oggetti vicini e luminosi come la luna del nostro pianeta facilmente lo saturano completamente con troppa luce. Ma quando VIMOS è stato dismesso dopo 16 anni di servizio, gli astronomi di Paranal hanno approfittato dell’opportunità inusuale di utilizzare la focale del telescopio senza strumenti collegati.

Invece di guardare nello spazio profondo, hanno puntato e focalizzato l’UT3, una delle unità del VLT, sulla Luna. Il VLT possiede quattro unità, ciascuno con uno specchio che misura 8,2 metri di diametro. Per creare questa immagine affascinante, la Luna crepuscolare è stata proiettata su uno schermo semitrasparente, dando come risultato una visualizzazione complessa e dettagliata della miriade di falesie e crateri disseminati sulla sua superficie. Questa incredibile visione è stata apprezzata da numerosi astronomi tra cui Stefan Ströbele, l’ingegnere di ottica adattiva ripreso in questa immagine.

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