Maltempo: da Stintino il no all’inquinamento da plastica nel mare

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Hanno dimostrato preparazione e conoscenza e con molta tranquillità hanno fatto agli esperti domande su tartarughe e parchi. Con altrettanta facilità e prontezza hanno poi risposto ai quesiti dei relatori sui rischi dell’inquinamento da plastica. I bambini e i ragazzi delle scuole elementari e medie di Stintino sono stati i veri protagonisti della giornata di educazione ambientale “Say no to plastic pollution”, organizzata mercoledì al Mut dal Comune di Stintino in collaborazione con il Parco nazionale dell’Asinara.

Un’occasione per fare sensibilizzazione e, soprattutto, per avviare una importante attività di promozione sull’utilizzo di buone pratiche per il rispetto dell’ambiente e dei mari. Perché i mari sono in pericolo. Lo dicono le numerose ricerche che ogni anno vengono pubblicate a livello mondiale che parlano di circa 8-15 milioni di tonnellate di plastica che finiscono in mare ogni anno. Nel 2016 in occasione del Forum economico mondiale, un dossier presentato a Davos metteva in guardia dal pericolo dell’inquinamento da plastica, parlando di 150 milioni di tonnellate già presenti negli oceani e il rischio di avere nel 2050 più plastica che pesci in mare. Un problema enorme che ha ripercussioni negative anche sulla salute dell’uomo, perché quei rifiuti producono microplastiche che poi finiscono con l’essere mangiate dai pesci ed entrare, così, nella catena alimentare umana.

Un problema che ha evidenziato anche il video mostrato da Marialisa Panu, rappresentante di One Ocean Foundation, la fondazione nata per sviluppare progetti specifici atti a diffondere la consapevolezza su quanto siano urgenti azioni per la preservazione dell’ambiente marino. «Uno di questi esempiha detto Marialisa Panuè la Charta Smeralda, una Costituzione per la tutela del mare, un codice etico e comportamentale che racchiude principi e azioni a tutela dei mari e che invitiamo tutti a sottoscrivere».

Si inizia quindi con piccole azioni e, tra queste, un esempio l’ha portato il sindaco di Stintino Antonio Diana che ha illustrato l’attività portata avanti dal Comune di Stintino con il regolamento sulla Pelosa e le spiagge del territorio stintinese. «Grazie alla raccolta di cicche di sigarette realizzata questa estateha detto il primo cittadinonel nostro piccolo abbiamo preservato la nostra spiaggia gioiello da rifiuti che impiegherebbero decenni prima di essere smaltiti dall’ambiente, con conseguenze anche su flora, fauna e uomo».

L’ambiente marino dell’Asinara, con le sue caratteristiche e i suoi “abitanti”, è stato illustrato dal direttore dell’Area marina protetta Vittorio Gazale e da Laura Pireddu, rappresentante di Crama, l’associazione presente sull’isola parco con il centro di recupero di animali marini. I due hanno parlato agli alunni del problema delle plastiche e degli effetti su pesci e, in particolare, sulle tartarughe che sull’Asinara trovano un piccolo “ospedale” attrezzato per loro.

Il presidente di Federparchi Giampiero Samuri, accompagnato dal direttore del Parco dell’Asinara Pier Paolo Congiatu, con un breve video ha voluto illustrare alla giovane platea l’importanza della presenza dei parchi in Italia, che rappresentano una vera e propria risorsa.

«Il messaggio di oggi è chiaroha chiuso l’assessore comunale alla Pubblica istruzione Antonella Mariani e ci deve vedere protagonisti attivi nella prevenzione e nella educazione verso l’ambiente, risorsa di tutti e per tutti da condividere con le generazioni presenti e future».

La giornata di educazione ambientale, hanno fatto sapere dal Parco dell’Asinara, sarà replicata anche in altre scuole del territorio che, attraverso le amministrazioni comunali, si renderanno disponibili ad accogliere l’iniziativa.

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