Il maxi-emendamento alla manovra non è ancora formalmente al Senato, ma a Palazzo Madama sono circolate alcune bozze del pacchetto di quasi 300 pagine vengono confermate le misure annunciate dal Governo, con alcune novità. Tra queste c’è la flat tax al 7% per i pensionati stranieri che decidono di trasferirsi al Sud Italia: un provvedimento importante che potrebbe portare migliaia di anziani stranieri a spostarsi nelle nostre Regioni meridionali, attratti dal clima delle Regioni del mezzogiorno.
La flat tax al 7% è riservata ai pensionati residenti all’estero da almeno 5 anni che si trasferiscono nei piccoli borghi del Sud. L’imposta sostitutiva, calcolata in via forfettaria con aliquota del 7%, si applica per cinque periodi d’imposta ed e’ rivolta a coloro che scelgano di trasferire la loro residenza, in Italia, nei comuni con popolazione non superiore ai 20.000 abitanti delle Regioni del Sud: Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia.
In base all’ultimo censimento disponibile, soltanto 17 comuni superano i 18.000 abitanti (gli altri sono tutti più piccoli). Ecco l’elenco:
- Ceglie Messapica (Brindisi) – 19.833 abitanti
- Casamassima (Bari) – 19.777 abitanti
- Monserrato (Cagliari) – 19.771 abitanti
- Castellana Grotte (Bari) – 19.582 abitanti
- Pozzallo (Ragusa) – 19.466 abitanti
- Spoltore (Pescara) – 19.378 abitanti
- Noci (Bari) – 19.115 abitanti
- San Vito dei Normanni (Brindisi) – 19.095 abitanti
- Bronte (Catania) – 18.963 abitanti
- Ribera (Agrigento) – 18.832 abitanti
- Palmi (Reggio Calabria) – 18.810 abitanti
- Rutigliano (Bari) – 18.591 abitanti
- Aci Castello (Catania) – 18.577 abitanti
- Cassano all’Ionio (Cosenza) – 18.270 abitanti
- Siderno (Reggio Calabria) – 18.231 abitanti
- Aci Sant’Antonio (Catania) – 18.076 abitanti
- Polignano a Mare (Bari) – 18.022 abitanti