Michael Schumacher: importanti aggiornamenti sulle sue condizioni di salute

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Il 29 dicembre segnerà il 5° anniversario del giorno in cui il pilota più vincente della storia della Formula 1, che compirà 50 anni il 3 gennaio, ha avuto un terribile incidente sugli sci sulle Alpi francesi. E Corinna, moglie di Michael Schumacher dal 1995, ha insistito sul tenere segrete le sue condizioni di salute, una richiesta che è stata fedelmente rispettata da tutte le persone che circondano la famiglia. Gli amici non parlano e se lo fanno, non sono più considerati amici. Rolf, padre del campione tedesco, va regolarmente in Svizzera a trovare il figlio che vive in una casa sulle rive del Lago di Ginevra.

Dal terribile incidente del 2013, molto è cambiato in Formula 1. Lewis Hamilton ha superato il record di pole position di Schumacher (83 a 68), ma l’asso tedesco rimane ancora imbattuto per numero di vittorie (91 a 73) e per campionati mondiali vinti (7 a 5). Sebastian Vettel, ardente fan di Schumacher, è passato alla Ferrari, ma non ha aggiunto altri titoli al 4° vinto nel 2013. Max Verstappen, che passava le vacanze con la famiglia Schumacher, in virtù dell’amicizia tra Michael e suo padre, sta emergendo come prossima stella delle corse, anche se la sua guida aggressiva ha creato delle controversie proprio come la “crudeltà sportiva” di Schumacher aveva fatto.

michael schumacherQuello che è più toccante, però, è che Mick, figlio 14enne di Michael che era al suo fianco quando ha avuto l’incidente che gli ha causato un’emorragia cerebrale, è campione di F3 e nella prossima stagione passerà in F2. Il suo futuro è promettente ma Mick, che si dichiara riservato come il padre, non ha mai rilasciato alcuna dichiarazione sulle condizioni di Michael, ma ha parlato della sua relazione con lui: “Mio padre mi ha chiesto se volessi correre a livello professionistico o se avremmo dovuto farlo solo per divertimento, come hobby. Ovviamente ho detto che volevo farlo a livello professionistico. Voglio sempre confrontarmi con il migliore e mio padre è il migliore. È anche il mio idolo. Sono felice se posso confrontarmi con lui. Molti campioni si confrontano con lui”.

michael schumacherMa in contrasto con la carriera in rapida evoluzione del figlio, i progressi di Schumacher sono stati, nel migliore dei casi, lenti. Tuttavia, secondo Sportsmail, non è più costretto a letto, né dipende dalle macchine. Si ritiene però che stia ricevendo una costosa assistenza infermieristica a casa, per la cifra di 50.000 sterline a settimana. Vive con la famiglia nella casa a Ginevra e non in un edificio annesso che, secondo alcuni report, sarebbe stato costruito dopo l’incidente come una speciale struttura medica, una specie di ospedale a casa. In realtà, la costruzione dell’edificio era iniziata prima dell’incidente per ospitare il padre del campione quando andava a trovarlo in Svizzera. A parte un commento del 2016 dell’avvocato di Schumacher, Felix Damm, che confermava che non era in grado di camminare, non ci sono stati ulteriori aggiornamenti negli anni successivi. Lo scorso mese la moglie Corinna si era lasciata sfuggire un piccolo commento sulla salute del campione, sostenendo che “Michael è un guerriero e che non si arrenderà”. Ma cosa succederà ora?

Il giornale tedesco Bravo ha riportato che i medici si stanno preparando nella discrezione più assoluta per il trasferimento di Schumacher in una clinica di Dallas, in Texas, specializzata nel trattamento dei danni cerebrali. Il direttore Mark Weeks ha dichiarato: “Abbiamo molta esperienza con i pazienti che hanno subito questo tipo di trauma. Probabilmente in Europa non esiste una clinica che tratta tutti i casi che trattiamo noi”. La famiglia di Schumacher, ovviamente, non rilascerà alcuna dichiarazione in merito.

Ma prima di questo possibile trasferimento, il 3 gennaio Michael festeggerà il suo 50° compleanno. I tifosi malediranno la disperata ironia della sorte di un uomo che ha vissuto la sua vita professionale ad altissima velocità, riportando un solo incidente grave in F1 che gli è costato la rottura di una gamba a Silverstone nel 1999, e che invece ha rischiato seriamente la vita in circostanze così apparentemente innocue. Michael, infatti, era un bravo sciatore e vinceva regolarmente la competizione al ritiro annuale della Ferrari a Madonna di Campiglio. E quale ulteriore scherzo del destino il fatto che Michael fosse un forte sostenitore di ICM, un centro di ricerca parigino per le cure al cervello e al midollo spinale, prima che avvenisse il drammatico incidente sugli sci. Schumacher nel 2007 aveva dichiarato: “Ho sempre creduto che non bisogna mai arrendersi e che bisogna continuare a combattere anche quando ci sono le più sottili possibilità”. E questo sentimento ha fatto nascere la “Keep Fighting Initiative”, che vuole “diffondere l’energia positiva che i fan di Michael hanno espresso nei suoi confronti nel corso degli anni”, ha spiegato la portavoce del campione, Sabine Kehm. In precedenza, Kehm aveva dichiarato che la famiglia apprezza l’”empatia” dei fan e che “la gente comprende che la sua situazione di salute non sarà condivisa con l’opinione pubblica”.

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