“La Protezione Civile, che sempre più spesso viene chiamata a operare anche al di fuori dei confini nazionali, è un sistema organizzato sulla base del principio di sussidiarietà, e per questo rappresenta una peculiarità che potrebbe ispirare altri settori della vita pubblica. Sedersi con rapidità attorno a un tavolo per concordare e attuare scelte efficaci, superando gli individualismi in vista di un obiettivo condiviso, può diventare il metodo per rispondere con maggior appropriatezza ai bisogni della popolazione nell’ottica del bene comune“: con queste parole Sua Santità Papa Francesco si è rivolto alle donne e agli uomini del Servizio Nazionale della Protezione Civile durante l’Udienza che si è tenuta questa mattina presso l’Aula Paolo VI in Vaticano. L’incontro con il Santo Padre era stato programmato nel settembre 2016 ma venne annullato a seguito dei drammatici eventi sismici che colpirono il Centro Italia.
All’Udienza erano presenti i massimi vertici delle diverse articolazioni del Servizio Nazionale di Protezione Civile rappresentate dalle Strutture Operative dello Stato, delle Regioni e Province Autonome, dei Comuni, dalle Organizzazioni di volontariato e dalle Amministrazioni ed Enti che ne costituiscono parte integrante.
Davanti agli oltre 6mila partecipanti, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, si è rivolto al Pontefice ringraziandolo per la straordinaria occasione di incontro.
“Crediamo – ha detto Borrelli nel suo discorso di saluto a Papa Francesco – che quanto siamo stati capaci di fare fino a oggi non sia più sufficiente. Senza dimenticare i criteri di efficacia, di efficienza e soprattutto tempestività degli interventi in emergenza, dobbiamo dare più spazio al convincimento di tutti coloro che abitano nel nostro Paese che il nostro futuro non può essere giocato tra l’indifferenza dei comportamenti individuali e la delega alle Istituzioni”.
“Il bene comune, cioè quanto fa parte delle condizioni per la buona vita di tutti, dopo essere stato trascurato per troppo tempo a favore di altre priorità, torna oggi a rivendicare la giusta quota di attenzione e di cura, come condizione indispensabile, insieme a tante altre, per dare un futuro di speranza alla nostra gente e soprattutto alle generazioni future” ha aggiunto il Capo Dipartimento della Protezione Civile.
Al termine dell’Udienza, il Santo Padre ha ricevuto in dono e ha benedetto una unità chirurgica traumatologica mobile 4×4. L’autoveicolo, destinato a fornire un supporto itinerante per interventi in zone disagiate o isolate, è completamente attrezzato di dispositivi medici, attrezzature e strumentazioni elettromedicali.