Salute ed Europa: i programmi “vogliono sconfiggere le disuguaglianze sociali”

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Un incontro molto partecipato quello in cui si è discusso di Europa e di salute svolto presso la Sala Consiliare della Città Metropolitana di Reggio Calabria e che ha registrato le conclusioni dell’Europarlamentare Elena Gentile, medico pediatra e membro della Commissione Sanità Pubblica, Ambiente e Sicurezza Alimentare.

Al seminario hanno preso parte tra gli altri la Dottoressa Paola Serrano, medico oncologo e Consigliere Comunale di Reggio Calabria che dopo aver sottolineato la necessità di ammodernare il Sistema Sanitario Nazionale, a quarant’anni dalla sua istituzione, ha rimarcato il ruolo importante che vuole svolgere in neo costituito Osservatorio sui fabbisogni sociosanitari istituito dal Comune reggino.

Il delegato alla sanità del Sindaco Falcomatà, Valerio Misefari, durante il suo intervento ha posto l’accento sulla grave problematica riguardante il commissariamento del comparto sanitario della Calabria. “Quando si sostituisce un ingegnere con un generale i conti potranno anche tornare in ordine ma la migrazione sanitaria continuerà ad incrementare tanto che oggi si attesta a circa 300 milioni di euro all’anno”.

A rappresentare la Giunta Comunale reggina c’era l’Assessore alle Politiche Sociali Lucia Nucera che ha voluto sottolineare il costante impegno del settore da lei diretto che cerca seppur tra mille difficoltà di fornire risposte certe e celeri ai tanti cittadini che loro malgrado si trovano in stato di necessità. Un lavoro a detta dell’Assessore Nucera, fondamentale per restituire dignità ad un settore che mette al centro le esigenze e i fabbisogni dei cittadini.

Di un approccio diverso rispetto al passato circa i servizi e i fabbisogni ha invece parlato la Dottoressa Serena Minnella, Filosofa del Diritto e cultrice della materia in Bioetica presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. “La salute è un bene comune, per sua natura un diritto di relazione oggetto dell’intervento della cura e della tutela di più soggetti. L’Unione Europea ha fatto propria questa prospettiva e i programmi sulla salute vogliono sconfiggere le disuguaglianze sociali”.

Della necessità di fare rete tra i vari attori territoriali ha invece parlato l’Onorevole Elena Gentile, che ha evidenziato come “siamo precipitati in una voragine che ha cancellato la nostra vocazione umanitaria costringendoci ad operare in emergenza. Dobbiamo invertire questa tendenza e tornare ad programmare le nostre azioni in ambito sanitario ispirandoci ai modelli più virtuosi che vengono forniti dalle realtà locali come associazioni di volontariato e protagonisti del terzo settore mettendole in rete e aiutandole a sbocciare in servizi utili per la collettività”.

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