Il solstizio d’inverno avviene nello stesso momento per tutti, in ogni parte del mondo, e quest’anno nell’emisfero settentrionale si verifica proprio oggi, 21 dicembre, precisamente alle 23:23 (ora italiana). Il solstizio d’inverno si verifica ogni anno quando il sole raggiunge l’inclinazione di -23,5°C, ossia quando il Polo Nord è più distante per inclinazione dal sole, determinando le minori ore di luce solare dell’anno. Durante il solstizio d’inverno, il sole è proprio sopra il Tropico del Capricorno nell’emisfero meridionale ed è più vicino all’orizzonte di qualsiasi altro periodo dell’anno, determinando giorni più brevi e notti più lunghe. Quest’anno il solstizio sarà accompagnato anche dalla Luna Fredda e dal picco dello sciame meteorico delle Ursidi.
Sono molte le tradizioni legate al solstizio d’inverno nelle varie culture del mondo, soprattutto quelle più antiche, e che sono alla base di molte delle nostre tradizioni sul Natale. Nel giorno del solstizio, molte comunità indigene americane tengono cerimonie religiose o eventi comunitari. Per gli indigeni, era il momento di onorare la loro antica divinità solare. Hanno tramandato la loro conoscenza alle generazioni successive, attraverso storie complesse e pratiche rituali. Vediamo quali.
Architettura antica
Per decenni, gli esperti hanno studiato le osservazioni astronomiche realizzate dagli antichi indigeni, tentando di comprenderne il significato. Uno dei luoghi di interesse è Cahokia, vicino al fiume Mississippi, in quello che oggi è l’Illinois. A Cahokia, gli indigeni hanno costruito numerosi templi, simili alle strutture costruite dagli Aztechi in Messico, oltre mille anni fa. Tra le loro costruzioni, quella che risalta di più è un’intrigante struttura realizzata con pali di legno sistemati in cerchio, oggi conosciuta come “Woodhenge”. Per comprendere la finalità di Woodhenge, gli scienziati hanno osservato l’alba da questa struttura nel giorno del solstizio d’inverno. Quello che hanno scoperto è stato significativo: il sole si è allineato sia con Woodhenge che con la cima del tempio (costruito sopra ad una piramide con la cima piatta) a distanza. Hanno anche scoperto che il sole si allinea con un tempio differente nel giorno del solstizio d’estate.
Le evidenze archeologiche suggeriscono che la gente di Cahokia venerasse il sole come una divinità. Gli studiosi ritengono che le antiche società indigene osservassero attentamente il sistema solare e intrecciassero le loro conoscenze con la loro architettura. Gli scienziati hanno ipotizzato che i Cahokia svolgessero dei rituali per onorare il sole come colui che dava loro la vita e anche per il nuovo anno agricolo.
Visioni complesse
Zuni Pueblo è un esempio contemporaneo degli indigeni con una società agricola nel Nuovo Messico occidentale. Coltivano mais, legumi, zucche, girasoli e molto altro. Ogni anno tengono dei festival per il raccolto e numerose cerimonie religiose, inclusa quella del solstizio d’inverno. Nel periodo del solstizio, svolgono le celebrazioni su molteplici giorni, in quello che è conosciuto come il festival Shalako. I giorni per la celebrazione sono selezionati dai leader religiosi. I Zuni sono molto riservati e la maggior parte degli eventi non è mostrata al pubblico. Quello che viene condiviso con il pubblico è la parte finale della cerimonia, quando 6 uomini Zuni si travestono e impersonano lo spirito delle divinità degli uccelli. Questi uomini portano le preghiere per la pioggia “in tutti gli angoli della Terra”. Si ritiene che le divinità Zuni portino doni ed equilibrio per le stagioni e l’anno agricolo successivi. Come riportato dalla studiosa Tina Wenger, “i Zuni credono che le loro cerimonie non siano necessarie solo per il benessere della tribù ma per il mondo intero”.
Giochi invernali
Non tutti gli indigeni festeggiano il solstizio d’inverno con una cerimonia, ma questo non significa che non abbiano altri modi per farlo. La tribù dei Piedi Neri nel Montana storicamente tiene un calendario degli eventi astronomici. Hanno segnato il momento del solstizio d’inverno e il ritorno del sole (o Naatosi) nel suo viaggio annuale. Hanno anche orientato le loto tende dalla forma conica verso est, in direzione del sole nascente. Raramente tengono riunioni religiose in inverno. La tribù dei Piedi Neri, invece, vede il momento del solstizio d’inverno come un tempo per i giochi e le danze in comunità. Ogni comunità tiene le sue riunioni, con i propri suoni da tamburo, i propri canti e i propri stili di danza.
Nonostante alcune tradizioni legate al solstizio d’inverno siano cambiate nel tempo, sono ancora un modo per ricordare la comprensione degli antichi indigeni dei complessi meccanismi del sistema solare o, come dimostrano i rituali di Zuni Pueblo per tutte le persone della Terra, l’antica comprensione dell’interconnessione del mondo.