Imparare a conoscere le malattie infettive più comuni, come l’influenza, la polmonite pneumococcica e l’herpes zoster (comunemente conosciuto come Fuoco di Sant’Antonio), spesso sottovalutate ma che con l’avanzare dell’età possono risultare invalidanti o addirittura mortali,e soprattutto essere informati sugli strumenti a disposizione di adulti e anziani per proteggere la propria salute. Questi gli obiettivi del nuovo “Vademecum sulla vaccinazione degli adulti” realizzato da Italia Longeva, la Rete del Ministero della Salute sull’invecchiamento e la longevità attiva, con il contributo scientifico della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva e la Scuola di Dottorato in Prevenzione Vaccinale dell’Università di Genova. Il documento, disponibile sui social e sul sito di Italia Longeva, fornisce inoltre utili informazioni su quando e dove è possibile effettuare la vaccinazione.
“Il periodo influenzale è arrivato puntuale come ogni anno. Per ora siamo solo nella fase cosiddetta basale ma bisogna prepararsi al picco dei contagi che si avrà nella seconda metà di gennaio, con una stima di circa 6 milioni di italiani che saranno colpiti nel corso dell’intera stagione” – spiega Giancarlo Icardi, Direttore dell’Unità Operativa Igiene dell’Ospedale Policlinico San Martino e Professore ordinario di Igiene all’Università di Genova. “La vaccinazione rappresenta lo strumento più sicuro ed efficace per proteggersi dall’influenza e dalle sue pericolose complicanze, come la polmonite, che mettono a rischio la salute soprattutto dei soggetti con più di 65 anni, a causa del fisiologico indebolimento del sistema immunitario, e dei soggetti con patologie croniche. Proprio per coloro che sono più a rischio, l’opportunità della vaccinazione antinfluenzale può essere utilizzata per estendere ‘l’assicurazione’ anche nei confronti di altre due patologie gravi, quelle provocate dallo pneumococco e dal virus dell’herpes zoster, compresa la nevralgia posterpetica che rappresenta la complicanza più comune e dolorosa di questa malattia nota anche come fuoco di Sant’Antonio”.
“Recenti studi ci dicono che la genetica incide solo per il 10% sulla longevità, a conferma di quanto sia necessario impegnarci per la conquista di una vita lunga e in buona salute, ad iniziare dalla prevenzione” – commenta Roberto Bernabei, Presidente di Italia Longeva. “I vaccini sono una risposta semplice ed efficace per evitare le morti, che riguardano soprattutto gli over 65, ridurre i costi sociali e sanitari delle malattie infettive vaccino-prevenibili, ma serve maggior consapevolezza da parte dei cittadini sull’importanza della vaccinazione”.
Il vademecum è realizzato con il patrocinio della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia (SIGG) e della Società Italiana di Igiene (SItI).