Un incendio di rifiuti è scoppiato nella baraccopoli di San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria, dove vivono centinaia di migranti che vengono occupati come braccianti nella raccolta degli agrumi. Il rogo non ha provocato feriti. Le fiamme hanno distrutto una decina di baracche ed i quaranta cittadini extracomunitari che le occupavano sono stati collocati nella nuova tendopoli. Nella baraccopoli di San Ferdinando vivono diverse centinaia di migranti occupati come braccianti nella raccolta degli agrumi. Decisivo per evitare gravi conseguenze, è stato fatto sapere dalla Prefettura di Reggo Calabria, si è rivelato l’immediato intervento degli uomini del presidio fisso dei Vigili del Fuoco e del personale delle forze di polizia recatisi sul posto. Nell’ultimo incendio scoppiato all’interno della baraccopoli di San Ferdinando lo scorso 2 dicembre aveva perso la vita un giovane migrante gambiano di 18 anni, Surawa Jaith.
E’ tranquilla stamane la situazione nella baraccopoli di San Ferdinando dopo la notte di fuoco e di paura. Gli occupanti dei ricoveri di fortuna si sono accorti per tempo di quanto stava accadendo riuscendo ad allontanarsi dal rogo. L’incendio e’ stato spento dai vigili del fuoco del presidio fisso presente nell’area. La situazione che si vive attualmente nella baraccopoli, dove secondo le ultime stime delle forze dell’ordine il numero di extracomunitari presenti si sarebbe ridotto, e’ davvero molto difficile e precaria. Nelle sere d’inverno, poi, quando le temperature si fanno molto rigide, per scaldarsi vengono accesi fuochi che possono trovare facile alimento nel materiale, soprattutto legno e plastica, utilizzato per realizzare questi ricoveri di fortuna. Con rischi per le persone, accentuati dalla presenza dei cumuli di rifiuti, che aumentano a dismisura.