Sanità: report ministero, 490 mila ispezioni su alimenti e bevande nel 2017

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Carne, uova, frutta, verdura, succhi, bevande alcoliche e acqua potabile. Ma anche erbe, spezie e prodotti per neonati e prima infanzia, snack e dolci. Sono gli alimenti e le bevande passate al setaccio nel 2017 nelle 490.904 ispezioni e 118.550 analisi effettuate dal Nas dei Carabinieri, dal Corpo forestale dello Stato, dall’Ispettorato Centrale repressione frodi del ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, dalla Guardia di finanza, e raccolte dal ministero della Salute nella relazione trasmessa a Camera e Senato. Dal report sono state riscontrate 0,88% di irregolarità. “Le non conformità si concentrano prevalentemente nelle ‘carni e prodotti a base di carne’ e nei ‘prodotti lattiero caseari’ e sono principalmente di tipo microbiologico“, evidenzia la relazione.
La percentuale più alta di analisi, pari al 40%, ha riguardato gli alimenti di origine animale, il 29% la macrocategoria ‘altri prodotti alimentari’ (che racchiude per il 60% piatti pronti), mentre il 18% gli alimenti di origine vegetale. Percentuali più basse si riscontrano nelle bevande (11%) e nei materiali a contatto (2%).
Nel 2017 su 118.550 determinazioni analitiche complessive il 67,9% ha interessato sia i batteri patogeni che i germi ‘indicatori di igiene’ – prosegue la relazione – la cui elevata presenza nelle derrate alimentari può essere legata alla scarsa efficacia o alla mancata osservanza delle procedure messe in atto dagli operatori per garantire l’igiene durante la produzione e la lavorazione. Le determinazioni analitiche sono state 80.516 di cui 1,1% irregolari“.
Tra i batteri patogeni la percentuale più elevata di non conformità ha riguardato il genere E. coli (51,4%), incluso il gruppo degli E. coli Stec, seguito dal genere Salmonella (38,2%) e da L. monocytogenes (20,4%). Per quanto concerne i microrganismi indicatori di igiene, la maggior parte delle irregolarità hanno riguardato il genere Staphylococcus (11,4%)“.

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