Trasfusione di sangue di adolescente: ecco il macabro elisir di giovinezza venduto da una startup

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Sembra quasi un moderno film horror, ma la “young blood trasfusion” è realtà, grazie alla controversa startup statunitense Ambrosia Health, che promette di far ringiovanire adulti e anziani, tramite trasfusioni di sangue.
Ambrosia vende ai suoi clienti il plasma di donatori di età compresa tra i 16 e i 25 anni, con lo scopo di offrire “benefici per la salute” a chi ha superato i 30 anni.
Con 8.000 dollari si può infatti ricevere la trasfusione di 1 litro di plasma, mentre per “soli” 12.000 dollari la quantità di plasma sale a 2 litri.

La compagnia, nata nel 2016, ha oggi diverse sedi: a Phoenix in Arizona, in California a Los Angeles e San Francisco, in Florida a Tampa, a Omaha nel Nebraska e a Houston in Texas.

parabiosi-topiLa curiosa idea imprenditoriale è venuta a Jesse Karmazin, trentaquattrenne laureato in medicina presso la Princeton University ma non abilitato all’esercizio della professione medica.
Jesse durante i suoi studi universitari è entrato in contatto con una ricerca sulla parabiosi in cui erano stati uniti i sistemi vascolari di due animali vivi, due topi, tramite un intervento chirurgico.
Nello studio che ha ispirato Karmazin, quando il sistema circolatorio del topo giovane è stato unito a quello del vecchio, si sono registrati dei cambiamenti incredibili per entrambi gli animali: la procedura, infatti, sembrava ringiovanire il topo più anziano e accelerare l’invecchiamento del più giovane.
Da lì, Karmazin immaginò che la parabiosi sperimentata nei topi potesse invertire l’invecchiamento e pensò che questa tecnica avrebbe potuto aiutare a combattere l’invecchiamento anche negli esseri umani.
Dichiara infatti alla versione online del Daily Mail britannico: “Quando ero a scuola di medicina, ho continuato a studiare l’invecchiamento e si è scoperto che si trattava un processo reale a livello molecolare – l’invecchiamento è una cosa fisica”.

Quando si invecchia ogni parte del nostro organismo inizia a degenerare, compreso il sangue. Il plasma, in particolare, contiene le proteine che sono il principale veicolo di trasporto delle sostanze nutritive e che garantiscono che il sangue sia della giusta consistenza per mantenere una pressione sanguigna sana e per poter coagulare bene.
Così, la “tecnica del vampiro” cui si ispira questo processo sembra avere una base biochimica.
L’intuizione ha quindi spinto Karmazin a iniziare una sperimentazione clinica in cui si effettuavano trasfusioni di plasma umano giovane in persone anziane.
Lo studio, iniziato nel 2016, è andato avanti per due anni e ha coinvolto 100 persone.
Pur non essendo stato progettato per i pazienti affetti da malattie, il trial ha incluso soggetti affetti da Alzheimer, ictus, malattie cardiache e altre patologie. 
“Ma ci siamo concentrati principalmente sull’invecchiamento, considerato in modo più ampio”, aggiunge Karmazin.
Lo stesso scienziato ammette che il plasma non aggiusterà tutto, ma ne parla comunque come se fosse un elisir anti-età e lo pubblicizza come un trattamento di ringiovanimento, piuttosto che come un trattamento medico. 
Negli ultimi anni una serie di studi hanno indagato sugli eventuali effetti benefici delle trasfusioni di plasma per il trattamento del morbo di Parkinson e altre malattie, ma le evidenze sono state scarse o addirittura nulle circa il presunto effetto anti-età, al puntò da regalare alla tecnica “young blood trasfusion” l’appellativo di “pseudoscienza” (come il CICAP italiano insegna).
Tuttavia, secondo Karmazin, la tecnica “è molto promettente in termini di trattamento per aiutare le persone con malattie croniche”. La sua speranza è che l’eventuale pubblicazione di nuovi risultati su prove cliniche aiuterà ad attirare più persone e a risolvere qualsiasi problema li affligga.
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