Le emoji sono ormai da tempo entrare nelle nostre vite rivoluzionando il modo di comunicare.
Si tratta di simboli pittografici che derivano dalle più semplici emoticon, riproduzioni stilizzate delle principali espressioni facciali che esprimono un’emozione e sono rappresentate usando combinazioni di caratteri.
Nonostante questo, la notizia che gli automobilisti del Queensland (Australia) potranno inserirle nella targa della propria autovettura, accanto a lettere e numeri, stupisce perlomeno noi europei visto che nella terra dei canguri è già possibile personalizzarla.
L’organismo australiano Personalized Plates Queensland infatti offre già la possibilità di utilizzare colori e stemmi di squadre sportive, l’introduzione dell’emoji risulta quindi un’evoluzione naturale, come afferma un portavoce del Royal Automobile Club del Queensland:
“E’ già possibile mettere sulla targa il simbolo della tua città o della tua squadra preferita. Usare una faccina non è diverso“
Al momento, comunque, non è consentito comporre la propria targa soltanto con le emoji. Se ne può scegliere solo una, da affiancare a numeri e lettere, tra cinque opzioni: faccina che ride fino alle lacrime, con gli occhiali da sole, che fa l’occhiolino, che ride e con gli occhi a forma di cuore.
La personalizzazione costa: 475 dollari australiani, circa 300 euro, dietro le emoji c’è quindi anche la volontà di fare cassa.
Non sono mancate le perplessità. I più scettici affermano che le emoji potrebbero distrarre gli altri automobilisti ma soprattutto allontanerebbero le targhe dal loro unico compito: riconoscere una vettura.
Da un lato l’emoji potrebbe rendere facilmente identificabile un’auto, dall’altro ci si chiede come si possa prendere nota di una faccina ad esempio dopo un incidente o durante un inseguimento.
Il Personalized Plates Queensland, però, si difende affermando che le emoji sono puramente decorative e non fanno parte del numero di registrazione ufficiale.