Disfunzione posturale: è una malattia a tutti gli effetti, prevenzione e terapia sono fondamentali

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Le linee guida del ministero della Salute sulla disfunzione posturale, considerata una patologia a tutti gli effetti, saranno al centro del II Congresso internazionale di Posturologia clinica che si terrà a Roma dall’1 al 3 marzo 2019. Durante i lavori, ai quali parteciperanno una quarantina di relatori provenienti dai centri più all’avanguardia del mondo, saranno definiti i piani terapeutici e riabilitativi oltre ai programmi di prevenzione per limitare l’incidenza del problema nella popolazione, soprattutto fra i giovani. Interverranno Bernard Bricot, chirurgo ortopedico, presidente del College International d’Etude de la Statique di Marsiglia; Ciro Villani, ordinario di Malattie dell’apparato locomotore all’Università Sapienza di Roma; Philippe Villeneuve, presidente dell’Associazione di posturologia internazionale (Api); Raoul Saggini, ordinario di Medicina fisica e riabilitativa all’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti; Fabio Donelli, specialista in ortopedia e medicina legale già docente all’Università degli Studi di Milano; Beatrice Lorenzin, ex ministro della Salute, deputato e leader di Civica Popolare; Piero Galasso, direttore scientifico Diasu Sa.Ni Corporate.

Come si legge nel documento delle linee guida pubblicate sul sito del Ministero della Salute, “La postura rappresenta la posizione assunta dalle varie parti del corpo le une rispetto
alle altre e rispetto all’ambiente circostante e al sistema di riferimento del campo gravitazionale. La postura in equilibrio ideale (postura standard) è quella che consente la massima
efficacia del gesto in assenza di dolore e nella massima economia energetica: tutte le forze che agiscono sul corpo sono bilanciate e, quindi, lo stesso rimane nella posizione di equilibrio statico oppure è in grado di eseguire, in equilibrio dinamico, un movimento finalizzato.

Nella postura standard:
– la testa è eretta in posizione ben equilibrata con il piano occipitale parallelo al
pavimento ed il piano bipupillare parallelo all’orizzonte, in modo che sia
minima la tensione a carico dei muscoli del collo;
– la colonna vertebrale presenta curve fisiologiche;
– le ossa degli arti inferiori hanno un allineamento ideale per il sostegno del peso;
– il torace e la regione dorsale si trovano in una posizione che favorisce la
funzione ottimale degli organi della respirazione;
– la posizione “neutra” del bacino suggerisce il buon allineamento dell’addome,
del tronco e degli arti inferiori.

La postura è l’allineamento evolutivo e adattativo tra il cranio e i segmenti corporei per relazione spaziale in risposta all’ambiente circostante.

L’essere umano, in ortostasi, risulta allineato:
? quando sul piano sagittale, la parte posteriore del cranio, il dorso e le natiche sono tangenti fra di loro;
? quando sul piano frontale, il cranio e la colonna vertebrale, sottosistema di relè vertebrale, sono posti a 90 gradi tra i tre sottosistemi sottostanti: il piede-caviglia, il pelvico e lo sterno scapolo omerale;
? quando sul piano trasverso, il piano di Francoforte è situato tridimensionalmente nel sottosistema cranio mandibolare e risulta posizionato con un rapporto di 0±2 gradi rispetto al piano di appoggio terrestre, che è parallelo al piano di appoggio sul pavimento e alla linea dell’orizzonte”.

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