Hanno pensato bene i cugini d’oltralpe di dotarsi degli ultimi ritrovati in campo di iA, l’intelligenza artificiale questa volta al servizio dei conti dello stato francese. Dati alla mano, il fenomeno dell’evasione fiscale non è un problema solo del nostro Paese, si stima che l’elusione delle tasse in Francia sia tra gli 80-100 miliardi di euro, cifra che ha spinto la Direction générale des finances publiques, ovvero l’agenzia francese delle entrate, a creare un team composto di 22 esperti informatici denominato MRV in questo acronimo una missione ricerca e valorizzazione: ma come funziona questa tecnologia che ha riportato 235 di euro nelle casse delle stato francese?
Questa piattaforma raccoglie e analizza dati (data mining), una mole di dati enorme e provenienti anche dall’estero tra Stati dove vi è collaborazione, che poi si traduce in risultati selezionando le posizioni fiscali sospette, che vengono passate ai revisori contabili che eseguono i controlli, nel 2018 su 24.000 conti sospetti 14.000 hanno portato a verifiche documentarie ed a 6.900 controlli esterni attivati, generando recuperi per 235 milioni di euro.
E già una nuova sfida si prospetta al team informatico del tesoro francese MRV: il prossimo step evolutivo di questo strumento intelligente sarà automatizzare la ricerca di potenziali evasori sui social network come Facebook, Twitter, Instagram per stabilire se lo stile di vita sia proporzionato a quello versato all’erario dello Stato.
Avviso a tutti gli evasori sta arrivando la tassa 3.0.