Neil Armstrong e Buzz Aldrin sono state le prime due persone a mettere piede sulla luna nel 1969. Da allora un totale di 12 persone ci è riuscito: gli ultimi due, Gene Cernan e Harrison Schmitt, hanno compiuto il loro viaggio nel 1972. Ora la NASA sta progettando di mandare di nuovo l’uomo sulla luna e questa volta i piani sono a lungo termine. Piuttosto che inviare degli astronauti sulla luna per poi farli tornare indietro subito dopo, come successo in passato, Jim Bridenstine, amministratore della NASA, ha dichiarato che i piani futuri prevedono di stare sulla luna e alla fine di andare su “Marte e oltre”.
Bridenstine ha spiegato che la NASA sta esortando le compagnie americane ad aiutare a progettare e costruire “sonde lunari umane”, ossia “sistemi riutilizzabili per gli astronauti per atterrare sulla luna”. “Per alcuni, dire che ritorneremo sulla luna implica che faremo lo stesso di quanto fatto 50 anni fa. Voglio essere chiaro su questo: questa non è la nostra visione. Andremo sulla luna con tecnologie e sistemi nuovi e innovativi per esplorare più località sulla superficie di quanto mai ritenuto possibile. Questa volta, quando andremo sulla luna, ci rimarremo”, sono le sue parole.
L’amministratore ha dichiarato che nei quasi 50 anni da quando gli umani hanno messo piede per l’ultima volta sulla superficie lunare, la tecnologia e l’industria hanno visto cambiamenti significativi, dicendo che gli “allunaggi” di Apollo ora per molte persone sono solo fatti nei libri di storia. “Ma a differenza di Apollo, questa volta andremo sulla luna per restare e da lì faremo il prossimo gigante passo nell’esplorazione dello spazio profondo”.
Bridenstine ha aggiunto che “una presenza umana sostenibile oltre l’orbita della Terra” è “essenziale per la sicurezza della nostra nazione”. Per fare questo, l’agenzia spaziale sta pianificando lo sviluppo del “Lunar Gateway”, descritto così dall’amministratore: “Un avamposto lunare in orbita progettato per assicurare il transito sicuro degli astronauti sulla superficie lunare e di nuovo a terra”. “Il Gateway sarà la base per il primo sistema di sonde lunari umane riutilizzabili. È un approccio sostenibile che crea più opportunità commerciali, necessarie per l’esplorazione umana dello spazio a lungo termine. Gli equipaggi utilizzeranno il nostro potente razzo Space Launch System (SLS) e il veicolo spaziale Orion per viaggiare fino al Gateway e tornare in sicurezza a casa”, ha spiegato.
Bridenstine ha aggiunto che il Presidente Donald Trump ha detto all’agenzia di “imparare a vivere lontano dalla Terra” e che pianificano di avere gli astronauti sulla luna entro i prossimi 10 anni. La prossima settimana i partner industriali visiteranno la sede centrale della NASA per parlare delle sonde lunari. Nel frattempo, la Russia sta progettando di inviare degli astronauti sulla luna nel 2031 per condurre esperimenti dell’Accademia russa delle scienze. La nazione spera poi di inviare una seconda missione con equipaggio nel 2032. La corsa allo spazio tra Stati Uniti e Russia, dunque, sembra essere definitivamente tornata.